LA SPEZIA E L'AFFONDAMENTO DELLA VAILANT -ALESSANDRIA D'EGITTO 1941
Da wikiSpedia.
L'impresa di Alessandria d'Egitto fu una delle poche operazioni belliche condotte dalle forze armate italiane che, nel vasto teatro della SGM (seconda guerra mondiale) suscitarono ammirazione generale, in questo caso per l'azione compiuta da un gruppo di specialisti addestrati alla Spezia.
Luigi Durand De la Penne,al tempo tenente di vascello della Regia Marina, fu il comandante dell'impresa corale che nelle ore antelucane del 19 dicembre 1941,portò all'affondamento della nave da battaglia inglese Valiant, un episodio che suscitò l'ammirazione degli stessi inglesi al punto che nel marzo 1945 il De la Penne fu decorato a Taranto dall'ammiraglio sir Charles Morgan, all'epoca comandante della Vailant (e alleato dopo l'8.9.1943).
L'episodio avvenne dunque esattamente 70 anni fa.
Il sommergibile Scirè salpò dai moli spezzini nella notte del 3 dicembre 1941, al comando di Junio Valerio Borghese,e dopo alcune soste raggiunse- dopo una navigazione in zona ritenuta minata dalle forze navali britanniche - il mare antistante il porto di Alessandria d'Egitto «a 1,3 miglia nautiche, per 356° dal Fanale del molo di ponente del porto commerciale di Alessandria, in fondale di m.15» come ricorda lo stesso comandante della Decima Flottiglia MAS,Borghese, nelle sue memorie del 1950.
De la Penne a questo punto assunse il ruolo per il quale si erano tutti preparati a lungo, anche a Spezia; così autorizzò la partenza della flottiglia di maiali (siluri a lenta corsa, cavalcati da due uomini di equipaggio, progettati per portare sottacqua l'equipaggio degli assaltatori sotto agli obiettivi,al fine di lasciare il mezzo carico di esplosivo sotto la chiglia delle navi)e lui stesso ne guidò uno.
In tutto, tre equipaggi di maiali,per un totale di sei fra specialisti ufficiali e sottufficiali(i maiali erano immatricolati con i numeri 221,il 222, il 223) attaccarono le navi inglesi, ancorate nel porto di Alessandria d'Egitto. Gli specialisti operatori Antonio Marceglia e Spartaco Schergat affondarono la corazzata Queen Elizabeth,vanto della flotta britannica,mentre Vincenzo Martellotta e Mario Marino affondarono la petroliera Sagona, e danneggiarono pesantemente il cacciatorpediniere Jervis.
In seguito Winston Churchill,tornando sull'episodio, affermò che sei italiani, dotati di un materiale dal costo irrisorio, avevano seriamente spostato,in quei giorni di dicembre, l'equilibrio delle forze nel Mediterraneo a vantaggio dell'Asse...
Nell'occasione gli equipaggi furono catturati,chi subito e chi dopo alcuni giorni:De la Penne venne individuato all'emersione ed indicò ai comandanti inglesi la necessità di far allontanare in fretta gli equipaggi delle navi minate: venne rinchiuso con il suo secondo nella stiva della nave bersaglio della sua azione, nel vano adiacente al deposito munizioni, ma sopravvisse alla deflagrazione.
Il legame fra questa impresa ,che suscitò una vasta eco per la forzatura di una base ritenuta impenetrabile come allora era considerata quella alessandrina, e la città di Spezia è piuttosto forte. Il comandante De la Penne entrò infatti a far parte già nel 1935 della Decima Flottiglia MAS di base a Spezia, e restò in servizio nella nostra città a causa del mantenimento degli organici, per gli effetti sulle armate della invasione dell'Etiopia.
Gli altri protagonisti furono di stanza a Spezia, o nella nostra città spesso alloggiati per le operazioni militari, sia in tempo di pace sia di guerra, e spesso coinvolti nelle nuove progettazioni relative ai siluri a lenta corsa, o- appunto - maiali.
la foto mostra uno dei maiali (SLC: siluri a lenta corsa) ospitati oggi presso i locali del Mueso Navale spezzino, presso l'Arsenale Militare.
Questo film riprende i fatti narrati e ha un punto di vista piuttosto rispettoso degli avvenimenti,perlomeno sul piano narrativo.
Secondo alcuni esperti di mezzi navali, sul piano della fedeltà storica rappresentata ci sono diverse inesattezze: la produzione girò molte scene (nel 1961) senza nascondere i mezzi navali in servizio di quel tempo:ne è un esempio la scena della decorazione di De la Penne che, benchè avvenuta a Taranto nel 1945, nel film viene girata proprio a Spezia: sullo sfondo si vedono attraccate al porto spezzino navi inesistenti al tempo della SGM,e varate nel dopoguerra...
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