DANTE CARNESECCHI
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Carnesecchi Dante
Nato a Vezzano Ligure il 12 marzo 1892 ,morto a Vezzano Ligure il 27 marzo 1921. E’ un anarchico individualista tra i protagonisti del biennio rosso spezzino
Viene descritto come uomo audacissimo ma nello stesso tempo estremamente cauto ed astuto , Grande amico e compagno di imprese di Renzo Novatore e Tintino Persio Rasi altri anarchici individualisti spezzini di quel periodo I suoi amici ne parlano come un “gigante dell’azione “ e come uomo di rara determinazione.
…….<< Dante Carnesecchi è una delle più belle figure dell'individualismo anarchico. Alto, vigoroso, pallido e bruno. Occhi taglienti e penetranti di ribelle e di dominatore. Ha l'agilità di un acrobata ed è dotato di una forza erculea. Ha ventotto anni. E' un solitario ed ha pochissimi amici. L'indipendenza è il suo carattere. La volontà è la sua anima. Nelle conversazioni è un vulcano impetuoso di critica corrodente. E' sarcastico, ironico, sprezzante ……Sembra un paradossale ed e' un logico . Le sue verita' bruciano . La sua anima misteriosa e complicata e' un mare sempre agitato da furiose tempeste dello spirito . Non ha mai scritto nulla ma ha pensato molto ……..E il suo pensiero non si aggira nel piccolo cerchio vizioso dei luoghi comuni . Va oltre …..Le figure come la sua sono rarissime . Parlarne troppo a lungo si corre sempre il rischio di guastarle . E' un anarchico veramente individualista . Ecco tutto …… >> ( Renzo Novatore )
………<< Certo , egli era il piu' odiato dai nemici nostri , il piu' temuto dagl'indifferenti , il piu' ammirato dai compagni e dagli spiriti liberi : ma era anche colui che non si lasciava amare , che non fu amato. Nessuno poteva esercitare un qualsiasi ascendente su di lui. Refrattario ad ogni influenza esteriore , egli era all'altezza delle sue azioni , che mandava in piena consapevolezza ad effetto , fidando solo sulle sue forze. Ogni progetto , riduceva alle proporzioni di un operazione aritmetica , accomunando ad un estrema audacia un'estrema prudenza , una piena sicurezza in se' , ed una risolutezza tacita quanto irreducibile. >> ( Auro d’Arcola )
………….<< …con tutto cio' egli era lo spauracchio , il babau , lo spettro incubante dell'autorita' , solo perche' era un anarchico ed una figura fisicamente atletica ed energica . Un insieme di ombre , di esagerazioni iperboliche , di vociferazioni fantastiche valse a creare nell'autorita' uno stato d'animo tenebrosamente odioso da indurle , dopo esperita ogni altra via , alla soppressione del nostro amico ……>> ( Articolo dal “ Libertario “ ).
Poco si sa di lui sino ai ventanni. Nel maggio 1913 , a ventuno anni lo vediamo sbarcare a New York diretto a Pueblo presso l’amico Cesare Vegnuti un minatore che morira’ nel disastro di Dawson nell’ottobre dello stesso anno.
Presente a Pueblo nell’estate del 1913 e’ possibile che Dante durante la sua permanenza negli USA partecipi quindi alle lotte dei minatori che dall’ottobre 1913 sconvolgeranno le miniere intorno a Pueblo con scontri anche armati e culmineranno nel massacro di Ludlow ( the 'Ludlow Massacre' of April 1914. )
The Colorado miners' strike of 1913-14 e’ uno dei piu’ importanti conflitti industriali nella storia della lotta di classe americana
L’Italia entra in guerra il 24 maggio 1915 Tra il giugno e il novembre 1915 Dante ritorna a La Spezia recando con se’ un fucile automatico ed una chitarra ( come un piccolo Joe Hill spezzino ) Nel novembre si presenta al distretto ed e’ subito inviato in zona di guerra Politicamente contrario a questa guerra nell’aprile 1916 riesce incredibilmente a convincere i medici a esonerarlo simulando di essere epilettico Fuori dal servizio militare entra a lavorare nella Vickers Terni l’odierna OTO Melara Terminata la guerra nel 1919 , si apre in Italia quel periodo passato alla storia come “Biennio rosso “ Gli anarchici provano a fare la rivoluzione. Dante partecipa ai tumultuosi disordini contro il carovita a La Spezia e al tragico comizio rivoluzionario di Santo Stefano Magra in cui un gruppo anarchico composto da Dante , da Tintino Persio Rasi (Auro d’Arcola ) , Picchioni Luigi , Bellotti Pasquale provocano il ferimento e la morte di due carabinieri Dopo questo episodio Dante si da ad una precipitosa latitanza . Renzo Novatore che latitante per diserzione si nascondeva presso di lui e’ costretto anche lui a fuggire e viene catturato a Sarzana. Nel gennaio 1920 Dante viene assolto sebbene parrebbe chiaro che avesse la responsabilita’ morale della morte dei due carabinieri Nella primavera del 1920 a La Spezia gli anarchici organizzano una serie di complotti che hanno lo scopo di occupare i forti e le polveriere , numerosissimi nel circondario della citta’ , ( La spezia era in quel momento una delle piu’ importanti sedi della flotta italiana ) Gli anarchici tentano , sembra con qualche successo , di convincere i marinai ad ammutinarsi e a partecipare alle rivolte In questo clima Dante Carnesecchi e Renzo Novatore guidano il 4 giugno 1920 l’assalto di una sessantina di uomini alla polveriera di Vallegrande : tentativo che non riesce E’ un atto tuttavia di forte rilevanza insurrezionale Di nuovo latitante vaga sulle montagne intorno a La spezia con un gruppetto armato di una quindicina di persone in attesa dell’occasione giusta Nel settembre 1920 anche a La Spezia gli operai occupano le fabbriche e Dante e’ nuovamente in azione come oratore e come organizzatore. Conclusasi senza i risultati sperati l’occupazione delle fabbriche quasi subito Dante viene arrestato in maniera rocambolesca con la sua casa circondata da un centinaio di carabinieri mentre lui pistola in pugno tenta di sottrarsi all'arresto nascosto dentro un armadio, ultimo possibile rifugio. Diranno che la sua casa fosse piena di armi e munizioni
Per gli stessi fatti di Vallegrande viene arrestato anche Pasquale Binazzi ( editore del giornale anarchico Il Libertario ) ed alcuni altri tutti accusati di costituzione di banda armata e attentato alla sicurezza dello Stato
Scarcerato nel marzo 1921 perche’ ancora una volta non si riescono a mettere insieme prove decisive contro di lui e comunque in attesa di processo viene pochi giorni dopo ucciso da un gruppo di circa una decina di carabinieri che gli tendono un agguato il giorno di Pasqua probabilmente per vendicare i due carabinieri di Santo Stefano Magra
Infatti il giorno 27 di marzo (Pasqua del 1921 ), quasi alla mezzanotte , mentre Dante scende in strada, per accompagnare a casa lo zio viene circondato da un gruppo di carabinieri , sbucati dal buio , che iniziano a colpirlo con le mazze ferrate e coi pugnali . Dante nonostante le ferite riesce a divincolarsi e a fuggire . Un cancello che era sempre aperto e’ quella sera chiuso : la sua fuga e’ rallentata . Cerca di scavalcarlo ma viene colpito alla schiena da un proiettile Cade e viene finito a colpi di mazza e di pugnale . Dante agonizza sulla strada . Le sue ultime parole sembra sia no state : <<Non e’ niente sono episodi della vita , datemi da bere ,muoio.>> Nell’ottobre del 1922 i fascisti marceranno su Roma . Anche Renzo Novatore morira’ ucciso dai carabinieri nel novembre del 1922
<< Tra quella nidiata d'aquilotti libertari che dai colli arcolani , dominanti a mezzogiorno la conca azzurra del golfo di Spezia e a tramontana la vallata del Magra , spiccavano il volo verso tanti quotidiani ardimenti , si distingueva sopratutti Dante Carnesecchi. Alto, atletico , volto energico , parco di parole, rapido nel gesto , tagliente lo sguardo : una giovinezza creata per l'azione , e nell'azione interamente spesa. >> ( Auro d’Arcola )