TREKKING A LERICI
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- LERICI - MARALUNGA - BARBAZZANO - FIASCHERINO - LA SERRA – LERICI
La natura del Promontorio del Caprione Da Lerici, percorrendo antichi sentieri, si arriva a Maralunga e poi proseguendo tra terrazzamenti coltivati e lembi di macchia mediterranea, si arriva alle rovine dell’antico borgo di Barbazzano. Inserito in un uliveto di memoria romana, si presenta particolarmente suggestivo per l'insieme naturale e urbanistico. Il borgo, di origine romana, ebbe il suo massimo splendore nel periodo medievale (XII e XIII sec.): situato in un punto strategico aveva un suo approdo al mare. Famosi i "Marinai di Barbazzano" che parteciparono a storiche battaglie. Barbazzano compare in importanti trattati tra la Repubblica pisana e genovese. Da qui si scende alla spiaggia di Fiascherino. Il cammino prosegue verso Lerici passando per La Serra, da dove si può godere del panorama sulle isole e sul Golfo della Spezia.
- TELLARO - ZANEGO - MONTE MURLO - ORTO BOTANICO – TELLARO
L’Orto Botanico del Parco di Montemarcello Magra Partendo da Tellaro si giunge a Zanego da cui si prosegue percorrendo un tratto dell’Alta Via del Golfo, fino a Monte Murlo (365 s.l.m.). Qui si trova l’Orto Botanico del Parco di Montemarcello Magra dove sarà possibile ammirare la ricca vegetazione spontanea del Promontorio del Caprione e godere delle fioriture che sono particolarmente suggestive in primavera. Ritorno a Tellaro.
REDARCA - LA SERRA – LERICI Un percorso nella memoria e nella natura di Lerici Da Lerici si sale verso i ruderi dell’Antica Pieve di San Lorenzo (XIII sec.). Si raggiunge la villa del Fodo utilizzata dai partigiani durante la Resistenza come sede di una stamperia clandestina. La visita offre la possibilità di ammirare un piccolo bosco di lecci secolari. Proseguendo si arriva a Redarca dove un piccolo corso d’acqua sotterraneo sgorga dalla grotta di Redarca dando origine alla sorgente omonima. Si scende al paese delLa Serra epoi fino a Lerici.
Le ville di Lerici Le ville di Lerici sono legate alla vita della borghesia Lericina ed hanno ospitato nel corso del tempo numerosi personaggi illustri. Partendo da San Terenzo e arrivando a Lerici, si percorrerà, non solo un coinvolgente itinerario storico e letterario, ma anche naturalistico per la presenza degli splendidi giardini che circondano le ville.
- TELLARO - ZANEGO - MONTE ROCCHETTA - LA SERRA - BARBAZZANO - PORTESONE - TELLARO
Le rovine degli antichi borghi di Barbazzano e Portesone Partendo dalle strette viuzze di Tellaro, piccolo borgo marinaro addossato alla scogliera e, vinta la ripida scalinata in pietra del “Piastron”, si giunge a Zanego. Si sale fino al Monte Rocchetta lungo l’Alta Via del Golfo e da qui si scende verso La Serra da dove, contemplando un panorama stupendo, si prende il sentiero che conduce ai ruderi dell’antico insediamento fortificato di Barbazzano e dell’antico borgo di Portesone inseriti in un uliveto di epoca medioevale per poi rientrare a Tellaro.
- TELLARO - FIASCHERINO - LERICI - SAN TERENZO
Il percorso della poesia Da Tellaro si arriva a San Terenzo, sostando nelle varie frazioni, nelle quali, nel corso dei secoli, i più grandi poeti italiani e stranieri hanno vissuto, ispirandosi alle bellezze del luogo.
Dal mare al fiume Partendo da Lerici, perla del Golfo dei Poeti, si arriva a Tellaro, uno dei borghi più caratteristici del levante ligure e da qui, passando per Zanego, si prosegue verso il paese di Montemarcello che domina dall’alto sia il Golfo della Spezia che la Val di Magra, scendendo poi a Bocca di Magra, piccolo centro adagiato alla foce del fiume, nato come villaggio di pescatori. Da segnalare lungo il percorso, la presenza di antichi “cavanei”, costruzioni in pietra a secco che ricordano i nuraghi sardi.
- LERICI - SAN TERENZO - FALCONARA - BAIA BLU - SANTA TERESA - LERICI
Lerici e il suo mare Partenza da Lerici in direzione San Terenzo. Da qui si prosegue per Falconara, promontorio sopra a San Terenzo dal quale si scende verso la Baia Blu e poi verso Santa Teresa, piccola e deliziosa insenatura, sede della nota scuola di vela. Rientro a Lerici.
- LERICI - MONTI BRANZI - DISCESA SUL SENTIERO DI SAN LORENZO E RITORNO
Alla scoperta della farfalla dorata Dai Monti Branzi (che si possono anche raggiungere con la vettura), si prende il sentiero che passa dai ruderi dell’antica pieve di San Lorenzo, uno dei monumenti più legati alla devozione popolare; infatti, ancora oggi, si compie una processione che da Lerici giunge fino al rudere ove viene officiato il culto. Da qui si prosegue fino al sito archeoastronomico di Monti di San Lorenzo dove al tramonto (nel periodo del solstizio d’estate), è possibile osservare la luce del sole che penetra attraverso l’apertura fra le rocce generando l’immagine di una “farfalla dorata”.
Da Piazza Garibaldi, antica sede degli scali di costruzione navale, si sale per la "Carpaneta" (Via A. Doria), passando davanti al Palazzo dove soggiornò Andrea Doria, e si raggiunge la strada provinciale per Tellaro (località San Carlo). Svoltando a destra si percorre l'ex strada militare che conduce alla ottocentesca batteria navale costiera di Maralunga (passando di fronte all’Hotel Europa). Lungo il cammino si gode di una delle più belle vedute sul Golfo di Lerici e sulla "Caletta". Al ritorno si può, invece che percorrere a ritroso la strada, discendere dalla "Tagliata", visitare il Poggio e il Castello e quindi rientrare attraverso l'antico borgo Pisano oppure scendendo alla banchina della Calata Mazzini (Molo di Lerici). Tempo di percorrenza: mezzora
Salendo per la "Carpaneta" (via A. Doria, da piazza Garibaldi) e raggiunta la strada per Tellaro (località San Carlo), la si attraversa e si prosegue su un'agevole mulattiera, che attraversa la campagna olivata, fino alLa Serra con un ampio panorama sulla parte orientale del Golfo. Seguendo un reticolo di antichi sentieri incontriamo numerose testimonianze della civiltà megalitica con costruzioni in pietra chiamate "cavanei" molto simili ai nuraghi sardi. Da La Serra si può scendere lungo la strada provinciale fino a Barcola (nei pressi della frazione di Pugliola) e, tramite la mulattiera di via Canata, comodamente rientrare sulla passeggiata a mare, in prossimità dei giardini non prima di essersi soffermati a godere della splendida vista mozzafiato su tutto il Golfo (non a caso la località è chiamata ‘Bellavista’).
- LERICI – PUGLIOLA – SOLARO - SAN TERENZO
Salendo per via Canata, raggiunta Barcola, ove l'antica strada carraia del XVII secolo lascia la vista mare, si arriva a Pugliola, antico insediamento del XIII secolo. Da lí, proseguendo verso Solaro, incontriamo "l'Orto Magno" un insieme di terrazzamenti e vasche murate, probabilmente antiche terme romane. Giunti all'antico borgo di Solaro, attraverso un cavalcavia, si raggiunge la frazione di [[:Categoria:San Terenzo. Tempo di percorrenza: 1 ora e 30 minuti
- TELLARO - QUATTROSTRADE- PUNTA CORVO
Una passeggiata che si apre su splendidi belvederi, e si snoda su camminamenti a strapiombo sul mare. Partendo da Tellaro, attraverso la "Via Grande" o "Romana" (antica via di comunicazione con Luni tramite Ameglia), si giunge all'incrocio delle "Quattro Strade". Seguendo l'antica via ci si dirige verso Punta Corvo. Lungo il percorso si incontra una antica fornace, si ammira la "Torre di Groppina", antica sentinella dei mari e attraverso "Zezigna" (dal greco "Ghe ghiges", la terra dei giganti), si giunge a Punta Corvo. Da Punta Corvo si possono ammirare le Apuane, la costa toscana, la Corsica e le isole minori dell'arcipelago toscano. Tempo di percorrenza: 3 ore
Per chi ama addentrarsi in sentieri scoscesi, da Tellaro, percorrendo l’antica mulattiera, si snoda il sentiero per gli Spiaggioni, lungo il quale si trova la Torre Groppina, antica torre di guardia e protezione di improvvise scorrerie di pirati. Giunti alla spiaggia sentirete subito la necessità - data la fatica appena fatta – di tuffarvi nello splendido mare spumeggiante sotto un caldo sole abbronzante. Tempo di percorrenza: 1 ora
Scendendo per la mulattiera che porta alla strada statale in prossimità della seconda Galleria degli Scoglietti in località Guercio, e percorrendo un centinaio di metri in direzione di Sarzana, si incrocia un bivio sterrato sulla destra, vicino a un'antica fornace. Salendo per questa strada, piuttosto ripida, ma facilmente percorribile, si raggiunge un pianoro interno, al cui culmine si trovano i ruderi dell'antica Pieve di San Lorenzo Tempo di percorrenza: 1 ora e 30 minuti
- POZZUOLO - MONTE CANARBINO (M.300) - POZZUOLO
Percorrendo la strada comunale per [[Categoria:PITELLI|Pitelli[[, si giunge al bivio delle "Tre Strade", lo si oltrepassa di poche decine di metri e si sale per la mulattiera fino alla strada militare di Canarbino. Proseguendo lungo la strada militare, in vista dei bei panorami sulla bocca del Golfo e sul seno di Lerici, si giunge al Forte di Canarbino, culmine e spartiacque sulla vallata del Magra. Tempo di percorrenza: 2 ore
Un lembo del territorio Lericino giunge fino al fiume Magra con la frazione del Senato. Nel Medioevo fu punto d'attraversamento del fiume tramite "scafa" (barca). Oggi è luogo per appostarsi per fare "bird watching" sia di anatidi (folaghe), sia del martin pescatore, sia degli aironi (in primavera e tardo autunno). Tempo di percorrenza: 1 ora