UN GRUPPO MARMOREO
Da wikiSpedia.
Versione delle 08:44, 8 ago 2011, autore: Massimo.tintori (Discussione | contributi)
L’ornamento rappresentava un fregio curvilineo, decorato con stelle, diviso in più segmenti e che aveva al centro il busto sbalzato in bassorilievo della Vergine con in braccio il Bambino. Sopra, staccato, un fregio svolazzante, quasi un nastro che si srotola in volute, su cui stava scolpito in lettere capitali un verso tratto dal capitolo 24 libro dell’Ecclesiastico: QUASI OLIVA SPECIOSA IN CAMPIS, come una bella pianta di ulivo nelle campagne. Sono ben evidenti i riferimenti tanto alla figura della Madonna (il frutto dell’olivo, l’olio, è il simbolo della pietà), quanto alla famiglia Campi che quel gruppo aveva fatto realizzare.
Quando poi nei primissimi anni Sessanta dell’Ottocento i cavafanghi, le ruspe del tempo, cominciano a scavare per l’Arsenale, tutta quell’ampia area viene sconvolta e la fisionomia del territorio ne esce rivoluzionata. Le proprietà sono espropriate e quelle chiese che erano uscite indenni dalla conversione al civile che solo pochi decenni prima avevano voluto i Francesi, spariscono, soppresse dalla ragione del nuovo stato italiano che dimostra nei loro confronti molto meno pietà e rispetto di quella manifestata dalle aquile napoleoniche. Quando poi si inizia a costruire (la fabbrica data al 1898) l’ampio complesso della Chiesa della Madonna della Neve in via Garibaldi, il complesso marmoreo, forse tirato fuori da un magazzino che l’aveva provvidenzialmente preservato per quasi un quarantennio, viene adoperato per prima decorazione della prima porta d’accesso alla nuova chiesa.
Queste notizia ce le fornisce Ubaldo Mazzini in un articolo di giornale, poi raccolto con altri nel 1901 in un libretto che dice di cose di casa nostra. Quando la Chiesa si allargò poi alle dimensioni attuali, il gruppo marmoreo viene spostato nel lato orientale, quello che dà sulla via Napoli, dove decora la porta contrassegnata dal numero civico 65. Là, una volta si accalcavano non pochi indigenti cui le monache distribuivano del cibo; ora credo che l’apertura serva per uscire a piedi dal parcheggio sottostante: i segni dei tempi.