CASA TORRE BUONAPARTE

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Percorrendo via Mazzini procedendo da piazza Matteotti verso Porta Romana, poco prima della Pieve di Sant'Andrea, sulla destra sorge la casa torre Buonaparte. E' un edificio nella cui parte bassa, rivestita in marmo, si aprono due grandi archi. Questa un tempo fu di proprietà della famiglia Buonaparte che si era trasferita a Sarzana intorno al 1245 probabilmente da San Miniato.
Infatti non tutti sanno che gli avi di Napoleone ebbero un'origine sarzanese: fu proprio il sarzanese Francesco Buonaparte “il Mauro”, nobile, mercenario (Balestriere a Cavallo) nell’Armata dell’Ufficio di San Giorgio, che trasfertosi in Corsica nel 1490 e di nuovo nel 1514 diede vita al ramo corso dei Buonaparte.

La targa sopra gli archi, tra le due finestre, ricorda questa particolarità. Nella città di Sarzana è sempre rimasta viva la memoria storica che la famiglia da cui discese Napoleone avesse avuto origini sarzanesi tanto che tempo immemorabile all’illustre famiglia è intitolata la via adiacente alla casa-torre ove i Buonaparte dimorarono per secoli. Nel trentennio 1220-1250, Sarzana insieme con la Lunigiana tutta, divenne uno dei centri dell’attività riorganizzatrice delle forze imperiali ad opera soprattutto dell’imperatore Federico II, che aspirava a sottomettere la Sardegna e ad estendere la sua effettiva signoria sulla Toscana e le isole. Per realizzare questo suo progetto era necessario controllare le principali vie di comunicazione tra Liguria, Emilia e Toscana,per sbaragliare la via alle città guelfe di Genova e Lucca scoraggiando sul nascere ogni loro tentativo di rivalsa. In questo quadro il controllo delle importanti vie di comunicazione terrestri fluviali e marittime, che si incrociavano a Sarzana diviene essenziale per la strategia imperiale. In questo periodo caratterizzato da una rilevante espansione, Sarzana attira soprattutto dalla Toscana commercianti ed artigiani che possono vendere liberamente le loro merci in un mercato tra i più importanti dell’Italia del tempo ma anche professionisti in particolare notai; nel 1245 un Bonapars forse proveniente dalla città di San Miniato in Toscana capostipite della famiglia dei Buonaparte a Sarzana è membro del Consiglio comunale della città. Da quel momento in poi la famiglia sarà protagonista della vita sociale sarzanese, alcuni suoi membri svolgeranno un ruolo dirigente, assumendo incarichi pubblici e professionali di rilievo nel Comune; altri saranno canonici della cattedrale di Santa Maria.

Un’abile politica matrimoniale porterà i Buonaparte ad imparentarsi con le casate più illustri di Lunigiana; alcuni esponenti della famiglia contrarranno matrimoni con i Calandrini, legati da stretti vincoli di parentela con la famiglia del pontefice Niccolò V (Tommaso Parentucelli). I Buonaparte giungeranno al culmine della loro ascesa sociale attraverso il matrimonio contratto tra Cesare e Apollonia figlia del marchese Niccolò Malaspina della Verrucola. Nella seconda metà del quattrocento un esponente della famiglia Buonaparte di Sarzana, Giovanni si trasferisce in Corsica al seguito del governatore Tomasino Campofregoso dal quale ottiene la carica di reggente della città di Bastia, da qui la famiglia si trasferirà con Francesco ad Ajaccio dando vita ad una dinastia di ufficiali. La famiglia Buonaparte si è talmente bene integrata nella città isolana che nel 1567 vende la propria casa che ancora possedeva in Sarzana.
Dopo alcune generazioni di ufficiali e di amministratori della città di Ajaccio si giunge a Carlo Buonaparte padre di Napoleone, primo console ed imperatore dei Francesi.
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