CICLINA

Da wikiSpedia.

Versione delle 20:48, 1 ago 2011, autore: Stefania (Discussione | contributi)
(diff) ← Versione meno recente | Versione attuale (diff) | Versione più recente → (diff)

CICLINA

Prima della guerra viveva alla Spezia una figura caratteristica conosciuta un po' in tutti i quartieri. Quasi nessuno conosceva il suo vero nome, ma tutti lo chiamavano Ciclina.
Sulla sessantina, piccolo di statura, con occhiali e cappello, era sempre allegro, forse perché eternamente "brillo", dalla mattina alla sera.
Era tanto sudicio che - sembra - l'Amministrazione Comunale di allora, con una delibera, lo mandò gratuitamente ad un bagno pubblico.
Dal suo accento dialettale doveva essere della zona periferica spezzina.

Era lo spasso, a volte crudele, dei ragazzi: - Ma chi t'èi, Ciclina? (Ma chi sei, Ciclina?) - si diceva per deridere qualcuno. Oppure, in senso di scherno: - Te me pai Ciclina! (Mi sembri Ciclina!)

Da: Mia nonna cucinava così (da Ciclina a Gigion Abossa) di Eugenio Giovando, Edizioni Moderna, La Spezia, 1994
Strumenti personali