LUNI
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La colonia di Luni fu fondata dai Romani nel 177 a.C., per stabilirvi un posto avanzato contro i Liguri Apuani, ai quali avevano faticosamente strappato quel territorio; il nome della città deriverebbe da una dea primitiva italica o dalla forma a falce del porto cittadino. La fondazione di una colonia romana in questa zona indica che il territorio era assai importante dal punto di vista strategico, militare e commerciale: l'accorta politica romana prevedeva il trasferimento di intere famiglie in tali zone, per lo più veterani di guerra, ai quali venivano concessi appezzamenti di terreno con diritto ereditario; e così avvenne per Luni. I Liguri, tuttavia, non si rassegnarono alla perdita di un territorio così importante e continuarono a combattere finché furono definitivamente sconfitti, nel 154 a.C., dal console Claudio Marcello. Con il consolidamento del dominio romano, la colonia iniziò la propria ascesa economica: la città ebbe, infatti, un'industria di scultori del marmo, forse una fonderia di bronzi ed una fabbrica di oggetti in vetro; i cives lunensi erano anche abili commercianti e seppero trarre vantaggi dalle materie prime della zona: esportavano legname delle foreste appenniniche, i celebri formaggi della zona cari a Marziale e a Plinio, i vini locali, ma soprattutto il marmo, fra cui soprattutto il richiestissimo marmo bianco. All'epoca di Augusto, la città conobbe un ulteriore periodo di ascesa e di splendore, mentre in età giulio-claudia raggiunse un notevole sviluppo monumentale. Rutilio Namaziano, nell'anno 416 ne ammirava ancora dal mare le bianche mura e cantava di una terra ricca di marmi che sfidano il candore dei gigli e le bianche nevi; certamente era ancora fiorente nel V secolo se, nell'ordinamento delle diocesi, venne prescelta come sede vescovile. Nel 642, la città fu occupata militarmente dai Longobardi guidati da Rotari, devastata e ridotta a semplice villaggio e le sue famiglie di un tempo avviate ad un rapido declino. L'avvento dei Franchi determinò una nuova crisi nella città che, in seguito, non fu in grado di evitare un terribile saccheggio da parte dei pirati saraceni e, pochi anni più tardi (860), il famoso assalto dei Normanni che segnò la fine dello splendore altomedievale di questa città. Il progressivo impaludamento della zona, il conseguente diffondersi della malaria, l'abbandono delle abitazioni, oltre che le necessità difensive fecero il resto: nel 1201, la sede vescovile venne trasferita a Sarzana e Luni perse l'ultimo ed il più importante carattere della sua condizione di città. Della colonia romana rimasero soltanto rovine, destinate a scomparire per la violenza della natura e degli uomini; ma le leggende legate alla loro storia, il fascino di ciò che resta della grandezza del passato, la bellezza del paesaggio circostante ed il mistero che ancora circonda la fine della città, fanno della visita a Luni antica un'esperienza indimenticabile. Se vuoi approfondire la conoscenza della storia della frazione segui il link alla pagina con un itinerario nella frazione di Luni e consulta le schede sui singoli beni storico-artistici.