FOSSAMASTRA
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Fossamastra è con il Canaletto, e in una certa misura con lo stesso centro città,tra i quartieri che più hanno sofferto l'arrivo e l'espansione delle attività portuali. Fossamastra è la continuazione da Ponente- e dal centro urbano- del citato quartiere del Canaletto (in anni lontani detto Migliarina a mare): il confine tra Canaletto e Fossamastra, entrambi quartieri/ borgata che disputano il Palio del Golfo, era (ed è) più o meno collocato dove sorge la Termomeccanica, e nasce Via del Molo.
Portatore di lavoro, sicurezza economica e anche ricchezza, è indubbio che il porto, con le sue banchine commerciali e , per ciò che concerne Fossamastra,con la distruzione degli storici stabilimenti balneari (l'Iride, il Selene e l'Eros,attivi fino ai primissimi Anni Sessanta del XX secolo) ha causato l'appannamento dell'identità e delle abitudini di vita di un quartiere costruito ed affacciato sul mare.
Oggi la borgata mantiene una piccola disponibilità residua di sbocco al mare alla quale è votata la gestione di una rimessa per le barche dei residenti,gli Amatori del mare, che hanno ospitato Enzo Maiorca in occasione della sua presenza spezzina alla 2° Festa della Marineria (2011).
In queste brevi note va ricordato, fra i fossamastrini adottivi, un sacerdote eccezionale, Don Mario Scarpato,catturato nel 1944 dai Tedeschi e deportato a Genova via mare, sopravvissuto ad un viaggio difficile e gettato in cella con altri sacerdoti liguri, sospettati di sostegno alle bande di partigiani. Liberato perchè l'approssimarsi della fine della guerra rendeva talora più malleabili le autorità militare teutoniche,costruì l'attuale chiesa di Fossamastra con le proprie mani e l'aiuto dei residenti, e perfino di operai dichiaratamente atei che, passando davanti al cantiere della chiesa, lo deridevano. Don Mario, di accesa fede politica repubblicana di cui non fece mai mistero, sapeva parlare a tutti e facilmente li arruolò nella costruzione di quella che ancora oggi è la sede della sua parrocchia, che lo ricorda con un busto davanti alla chiesa di Santa Barbara.
A fianco della chiesa, in direzione levante,le scuole elementari dove molte maestre, e alcuni maestri, negli anni hanno cresciuto generazioni di fossamastrini.
Dopo la scuola, vi era ed oggi non vi è più, il campo di calcio a 11, regolare e costruito subito dopo il 1962, quando la centrale ENEL portò i nastri trasportatori di carbone, ancora oggi attivi, da Vallegande, Pianazze, al mare di Fossamstra.
Su quel campo il Pagliari calcio disputava campionati di Prima o Seconda categoria, con personaggi indimenticabili quali il versatile portiere Fantozzi che amava uscire dai pali per scartare gli avversari-caratteristica che lo portava spesso a incassare gol e reprimende dei compagni e tifosi. Nel 1982 il Pagliari retrocedette e si sciolse perchè mezza squadra venne squalificata per molti anni a causa di una aggressione ad un arbitro poco attento...curiosamente la vittoria italiana al Mundial spagnolo amnistiò tutti! Dopo il campo di calcio e la isolata casa degli spiriti, che oggi sorge ancora sulla nuova sopraelevazione stradale,Fossamastra aveva ed ha termine, e assumendo il nome del quartiere seguente in direzione Lerici e Levante: il Pagliari, appunto.