FORTEZZA DELLA BRUNELLA
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FORTEZZA DELLA BRUNELLA
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Nazione: | |
Regione: | Toscana |
Provincia: | La Spezia |
Comune: | La Spezia |
Visitabile: | sì |
Tipologia: | castello-fortezza |
Funzione strategica: | difesa della città |
Stile: | |
Inizio costruzione: | 1262 |
Condizione attuale: | in buono stato di conservazione |
La Fortezza della Brunella è uno stupendo esempio di architettura militare cinquecentesca. Si trova alla confluenza tra i fiumi Magra e Aulella, in una posizione strategica per il controllo delle due vallate. La fortezza sovrasta l'abitato di Aulla ed è posta su uno sperone di roccia vulcanica bruna dalla quale è stato prelevato anche il materiale per la sua costruzione. L'origine del nome, non ha attinenza con personaggi femminili, ma soltanto con le rocce scure della collina ove la fortezza è stata edificata. Negli ultimi anni sono state fatte molte ipotesi sulla data di costruzione della Brunella, sull'architetto che la progettò e sul committente. Le ipotesi valide sono tre: la prima attribuisce la costruzione a Giovanni dei Medici, detto "dalle Bande Nere" che acquisì il feudo di Aulla nel 1522. Questa teoria è avvalorata da studi che riconoscono nel complesso alcune caratteristiche tipiche dei progetti di Antoni da Sangallo il Vecchio, architetto mediceo. La seconda ipotesi fa risalire la costruzione da parte della famiglia Centurione di Genova, e precisamente ad Adamo Centurione, che divenne proprietario del feudo di Aulla nel 1543. L'ultima ipotesi, forse la più consona con le caratteristiche costruttive del complesso, fa risalire l'opera alla fine del '400 ad opera dell'allora signore di Aulla, Jacopo Ambrogio Malaspina, addirittura sulla base di un preesistente fortilizio. Quest'ultima ipotesi è forse la piu accreditata da vari studiosi, essendo la più consona con alcune caratteristiche architettoniche della Fortezza.
Al di la dei dubbi sulla paternità, la Brunella è sicuramente la prima grande struttura militare costruita in lunigiana dopo l'avvento delle armi da fuoco. La sua struttura quadrangolare è rinforzata da quattro puntoni triangolari muniti di troniere. Su due lati la fortezza era difesa da un fossato asciutto, gli altri due lati si avvalevano della difesa naturale delle ripide scarpate. L'entrata principale è posizionata presso uno dei puntoni, e vi si accede tramite un ponte in muratura che scavalca il fossato.
Il mastio centrale che ospitava la guarnigione è sviluppato su due livelli; oggi ospita il museo di storia naturale della lunigiana. La storia della fortezza inizia con la famiglia Centurione. Atti relativi ad alcuni inventari ci informano che, alla morte di Adamo Centurione, nel 1577, i successori tentano di vendere la Brunella a Re Filippo II di Spagna. Da questi atti si evince anche che, almeno fino all'inizio del secolo XVII, la fortezza è in grado di effettuare azioni di difesa e di offesa. In un memoriale del 1669 redatto a Madrid, i Centurione elencano i servizi resi alla corte spagnola e scrivono: "il castello chiamato La Brunella ha servito questa corona essendo posto in una valle di gran transito delle truppe che attraversano la liguria e impedendo il transito dei nemici e per questo è stato necessario molto oro per conservare il castello e tenerlo in armi per i Signori Re di Spagna". L'unico assedio di cui si ha documentazione risale al 1733, quando le truppe spagnole, sbarcate a La spezia, espugnarono la fortezza, difesa da truppe del locale feudatario, dopo tre settimane di assedio.
I cambiamenti politici segnano il declino della fortezza che, dal 1860, finisce per essere venduta ai privati. Nel 1920 viene acquistata dai conuigi inglesi Waterfield. La struttura fu oggetto di una pesante ristrutturazione per adibirla a lussuosa residenza signorile. I Waterfield aprono nuove porte e finestre, trasformano la piazzaforte alla sommità in un giardino pensile e piantano un folto bosco di lecci sulla collina, allora spoglia.
Infine, dal 1977 La Brunella ritorna di proprietà dello stato che la cede al comune di Aulla. I restauri hanno rimosso alcune delle modifiche fatte dagli inglesi, cercando di ripristinare i profili originali degli spalti.