PALAZZO GIUSTINIANI VEZZANO LIGURE
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Versione delle 22:41, 27 feb 2012, autore: Gattuso (Discussione | contributi)
Con la decadenza dell'Impero e l'epoca delle invasioni Vezzano assunse una funzione difensiva e in questa fase si costruirono le torri e i castelli, si sdoppiò in due borghi distinti e situati a livelli diversi: Vezzano superiore e Vezzano inferiore, fin dal decimo secolo vengono documentate due curtes formate contemporaneamente da una comune matrice romana. Nel 1139 cedettero Portovenere a Genova e nel 1276 tutto il territorio vezzanese si trovò incorporato in questa repubblica di cui condivise le sorti e la decadenza. Vezzano superiore dovette essere fortificato dai tempi più antichi, il castello ora distrutto, occupava il punto più alto, all'estremità nord-est del paese. Il torrione appartiene intorno al secolo XII, trasformato in piezometro (struttura per misurare la compressibilità dei liquidi). Successivamente,nella parte inferiore di Vezzano, dovettero essere edificati l'altro castello(forse quello nominato del diploma ottoniano) e l'altra torre.Il castello si ricollega secondo il Guidoni nella sua "Per una storia urbanistica di Vezzano" ad altri castelli del periodo tra il VII e il IX secolo, in cui solitamente una torre rotonda costituisce l'estrema difesa, al centro del castello. All'esterno vennero costruite cinte difensive. Nel XIII secolo un castello in muratura sostituì quello più antico.Attualmente il castello è residenza privata: è il palazzo Giustiniani. All'inizio del XII secolo venne aggiunta al castello la torre pentagonale collegata al retrostante castello da un ponte di legno di circa sette metri di altezza. Con l'allontanarsi della meteora napoleonica, V. fu aggregata al Regno di Sardegna. Il comune subì una ristrutturazione amministrativa e perdette alcuni nuclei gravitanti sul golfo della Spezia ma acquistò Valeriano. Con l'unificazione dell'Italia, al nome Vezzano fu aggiunto l'aggettivo Ligure. Nel risorgimento non si trovano molti vezzanesi impegnati nei moti, tuttavia non mancarono contatti con le sette mazziniane attive a Sarzana. Nel 1853 una cellula mazziniana vezzanese prese parte al complotto di Felice Orsini però non condotto a termine. Nel 1859 si raccolsero i fondi per le famiglie dei volontari della seconda guerra d'indipendenza e lo stesso consiglio comunale deliberò un contributo a beneficio delle iniziative militari di Garibaldi. Con la creazione della provincia della Spezia, Vezzano perde a vantaggio del capoluogo lembi del territorio: Melara, Termo e San Venerio, ma non la propria identità storica e il segno di una indipendente e consapevole dignità. Non è un caso che sia i rappresentanti di famiglie borghesi vezzanesi, quanto operai e contadini siano tra i più attivi nella lotta della Resistenza contro il nazifascismo in Lunigiana, pagando un gravoso tributo di sangue alla causa della libertà.