PAOLO MANTEGAZZA
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Paolo Mantegazza (Monza 1831- San Terenzo 1910). Laureato in Medicina a Pavia, nel 1855 parte per l'Argentina e resterà in Sud America per alcuni anni, scoprendo la propria vocazione all'antropologia e all'etnologia. Tornato in Italia insegna alcuni anni Patologia generale all'Università di Pavia, finché nel 1869 viene chiamato a ricoprire la prima cattedra italiana di Antropologia e Etnologia a Firenze. Qui fonda la Società Italiana di Antropologia, Etnologia e Psicologia Comparata, e il Museo Nazionale di Antropologia ed Etnologia. Introduce in Italia le teorie di C.Darwin, e sostiene l'importanza della fotografia nella ricerca scientifica, diventando primo Presidente della Società Fotografica Italiana, fondata a Firenze nel 1889. Innumerevoli le sue opere scientifiche, e altrettanto quelle di divulgazione scientifica: egli ritiene che lo scienziato abbia l'imperativo etico di emancipare il popolo attraverso la diffusione della conoscenza. Quell'impegno caratterizza tutta la sua attività scientifica e politica: eletto Deputato nel Collegio di Monza dal 1865 al 1876, viene successivamente nominato Senatore del Regno, e non cessa mai di lottare per il “progresso dell'umanità”. Uomo libero, lo resterà fino alla morte, degno erede della madre Laura Solera, con la quale aveva – giovane adolescente - partecipato alle Cinque Giornate di Milano, entrando anche in contatto con Carlo Cattaneo. Due figure che avranno un'influenza decisiva sulla vita di Mantegazza: Laura, che dedicò la vita ad assistere l'infanzia ed a promuovere l'emancipazione della donna – creando scuole per le operaie e per le donne del popolo; Cattaneo, la cui teoria sulla “Psicologia delle menti associate” verrà in qualche modo “riformulata”, da lui, nell'elaborazione di una antropologia intesa come “scienza unitaria dell'uomo”.