COLOMBAIO
Da wikiSpedia.
Una città ed i suoi luoghi cambiano nel tempo moltissimo.
Cambiano destinazione d'uso certi palazzi e mutano forma piazze,strutture,strade. Nuove realizzazioni cambiano o eliminano quelle vecchie. Sulle cose e sulle generazioni si estende spesso un generale oblio che annulla perfino il ricordo dell'origine di un luogo.
Nella zona periferica di Spezia,verso ovest,prossimo ai Buggi e separato dalla vecchie mura ottocentesche da Pegazzano, c'è oggi il Parco del Colombaio.
Il parco sorge alle spalle dello stadio Alberto Picco e non manca chi,quando gioca lo Spezia,si accontenta di sbirciare un piccolo settore del campo, visibile da un poggetto che si apre in linea d'aria sul cerchio di centrocampo e su qualche metro quadrato d'erba (da quest'anno sintetica, a proposito di mutazioni).
Il Colombaio oggi è un notevole polmone verde per il ponente cittadino grazie ai suoi alberi,dei quali molti sono esemplari d'alto fusto. Lì, in base alla Legge della Repubblica che impone ai Comuni di impiantare un albero per ogni nuovo nato, sono state aggiunte altre piante proprio grazie a questa norma.
C'è un noto ristorante che ha la rara caratteristica di uno spazio tutto dedicato all'infanzia - a proposito di bambini!...- nonché a pochi metri è presente un'area attrezzata per cani,liberi di correre e saltare lontani dal traffico.
Da qualche anno il parco è attraversato dalla nuova pista ciclabile che collega i quartieri di Rebocco e di Fabiano,costruita sull'antica ferrovia militare che raggiungeva l'Arsenale dalla stazione cittadina,e che ha visto per decenni il transito di trenini operosi:la curva Ferrovia dello stadio prende il nome proprio da questo tracciato, che oggi vede ruote di gomme dove sferragliavano quelle dei treni..
Come si può osservare, sono già parecchi i cambiamenti che abbiamo elencato: e,sempre in un tempo perduto,esisteva anche una costruzione che era un vero allevamento di piccioni viaggiatori del Regio Esercito...quando i piccioni viaggiatori rappresentavano un importante strumento di comunicazione, soppiantato dal telegrafo solo nei primi decenni del XX secolo.
Quella struttura è oggi, completamente restaurata e rifatta, la (nuova) sede dell'attuale ristorante, e non c'è più traccia alcuna dell'attività di allevamento.
Avvicinandoci a questa costruzione si osservano le mura ottocentesche e le antiche caponiere, ovvero delle particolari sporgenze nel decorso delle murate stesse (di valore storico),sporgenze che avevano lo scopo di ospitare il corpo di guardia e i magazzini di materiale militare.
Verso la zona oggi riservata e dedicata ai cani, opposta in direzione all'antico allevamento (come detto,a quello che è oggi il ristorante) si nota un faro della Marina con la caratteristica colorazione a scacchi,oggi dismesso: il mare è infatti in linea d'aria molto vicino, e solo un breve tratto di Via dei pioppi e la larghezza di viale Fieschi separano questo luogo particolare e gentile dall'acqua salata dei bacini arsenalizi.
La foto in alto ritrae il Colombaio come era alla fine degli Anni Settanta del XX secolo: conclusa l'attività dell'allevamento militare,la struttura ospitava alcune famiglie.
Oggi il luogo è certamente uno dei ritrovi cittadini di prestigio e ha anche campi di tennis, calcetto ed un parco giochi aperto a tutti, proprio all'inizio della strada che conduce all'ex allevamento e che scatta da Via dei pioppi...
Ed ecco una foto attuale...