ASSOCIAZIONE CAMPIGLIA

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ASSOCIAZIONE CAMPIGLIA

Nazione: Flag ita.gif
Regione: Liguria
Provincia: La Spezia
Comune: La Spezia
Tipologia: Culturale
Fondazione: 1999
Sede: Campiglia
Sito Web: http://www.associazionecampiglia.it/
Presidente:
N. Iscritti: circa 300
Attività: contribuire alla protezione ed al mantenimento di questo territorio
Links: info@associazionecampiglia.it


L'Associazione

L’Associazione Campiglia, costituita alla fine del 1999, attualmente è composta da circa 300 associati, costituiti sia da residenti che dai molti che hanno interesse a contribuire alla protezione ed al mantenimento di questo territorio. L’Associazione ha ripreso un’antica vocazione del paese che sempre nel passato ha riunito i propri abitanti in iniziative comuni. Il territorio di Campiglia è una zona di confine. Confine del Parco Nazionale delle Cinque Terre e di quello Regionale di Portovenere, confine del Comune di La Spezia e come tutti i territori di confine sino a poco tempo fa dimenticato da istituzioni locali e regionali e dagli stessi suoi abitanti. Ma da questo aspetto negativo come diretta conseguenza ne è derivata l’integrità unica nella zona del suo territorio, di contro come tutti i territori di confine facile oggetto di incursioni “predatorie”. Il difficile ruolo dell'Associazione Campiglia deve essere quello di operare affinché i necessari interventi volti a mantenere l'indispensabile presenza attiva degli uomini su questo territorio siano scelti in modo che non vadano a danneggiarne o intaccarne i caratteri che lo contraddistinguono, mantenendo o reintegrando il difficile equilibrio tra attività dell’uomo e natura, qui particolarmente delicato. L'Associazione Campiglia ritene che sia essenziale e prioritario mantenere l’identità del territorio, identità che, storia e tradizioni insegnano, passa attraverso un recupero agricolo del territorio, sia pur parziale, finalizzato a colture di nicchia. Questa è l’unica via per salvare muretti a secco, sentieri e in generale quel paesaggio unico creato in secoli di duro lavoro. Siamo invece scettici su tutte quelle iniziative prettamente turistico-commerciali finalizzate al solo sfruttamento del territorio.

I Prodotti

A Campiglia sino a non molti anni fa si conosceva sono lo zafferano selvatico che fioriva abbondantemente e febbraio/marzo. Nel 1999 i componenti dell’Associazione Campiglia, da poco fondata, si propongono di rilanciare l’economia del borgo recuperando i terreni terrazzati ormai incolti. Sono individuate a questo fine coltivazioni che con ridotto impegno di manodopera (concentrata in determinati periodi) possano garantire un certo reddito, tale da giustificare la lavorazione delle piane abbandonate da anni. L’interesse viene concentrato, per iniziativa dell’ing. Bracco, su due prodotti: lo zafferano e i fichi d’India.

Lo Zafferano Dopo aver effettuato sopralluoghi nelle più note zone di produzione (in Abruzzo, in Sardegna e nel territorio di San Geminiano) sono individuati alcuni terrazzamenti a 3-400 m. sul mare (lato Tramonti) che si rivelano subito particolarmente adatti a questa coltivazione per la presenza di un tipo di terreno molto sciolto e drenato che non trattiene a lungo l’umidità. Immediato è il successo già nella fase sperimentale: l’alta qualità del prodotto è subito riconosciuta a livello nazionale con l’inserimento in riviste specializzate quali Il Gambero Rosso e la partecipazione a prestigiose rassegne gastronomiche come lo Slow Food di Torino del 2003. Di conseguenza dopo la messa a coltura dei 5-600 bulbi nel primo anno, si è arrivati oggi a circa 60.000. Dato che dopo circa tre anni un tubero si moltiplica quattro o cinque volte, si sta cercando di non dover più ricorrere all’acquisto di nuovi bulbi i quali oltre che molto costosi si sono rivelati talvolta affetti da malattie e quindi non produttivi.

I Fichi d'India A partire dal 2004 l’Associazione ha dato inizio ad un nuovo progetto per la coltivazione intensiva dei fichi d’India, da cui produrre ottime marmellate e conserve, realizzate in via sperimentale, e subito molto apprezzate. Da sempre presenti nel territorio i fichi d’India, nella fascia più bassa (sotto i 200 m.), giungono a maturazione nei mesi di luglio/agosto. Dato che proprio i terrazzamenti più vicini al mare sono quelli che hanno subito un degrado più rapido e rovinoso, il successo di questa iniziativa si potrà rivelare particolarmente efficace per il recupero di questa zona del territorio di Tramonti che solo la manutenzione attenta e continua dell’uomo potrà salvare da sicura rovina.

Il Sale Marino Utilizzando le erbe aromatiche (elicriso, isoppo, timo, origano) che crescono spontanee sul versante mare, ed i cui aromi si sprigionano durante le giornate calde, unitamente ad una piccola quantità di sale marino integrale macinato e di un'alga salutare essicata si ottiene un condimento con ottime proprietà terapeutiche. La piccola quantità di sale lo rende particolarmente adatto a chi non può, per ragioni di salute, far uso di grandi quantità di tale ingrediente. Le erbe officinali conferiscono al condimento una aroma ed un sapore intenso ed incofondibile.

La Lavanda Il particolare microclima che caratterizza il territorio di Tramonti di Campiglia, posto a picco sul mare nell’estremo levante ligure, dona ai fiori di lavanda che crescono nei suoi terrazzamenti un profumo intenso e penetrante, reso ancora più forte e persistente dal tipo di coltivazione in piccole radure aperte nella macchia mediterranea dove sprigiona al sole il suo aroma insieme a quello dell’elicrisio, del timo selvatico, del rosmarino, dell’ipocisto e dei folti cespugli di ginestra che crescono rigogliosi tra le rocce.

Progetti

per vere una panoramica più completa riguardo i rogetti già realizzati dall'associazione e di quelli in via di realizzazione si consiglia di consultare direttamente il seguente link ASSOCIAZIONE CAMPIGLIA

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