FORTE SANTA MARIA

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MAPPA FORTE S MARIA.jpg

STORIA

La fortezza di S. Maria, venne costruita, la prima volta, nel 1569, sulla punta omonima, attualmente nel Comune di Portovenere; in quel periodo il golfo della Spezia era dominio della Repubblica di Genova, la quale aveva predisposto una serie di fortificazioni a difesa della parte più orientale dei suoi possedimenti. La struttura, era il centro del sistema difensivo del golfo, e le sue batterie dovevano, insieme a quelle di S. Teresa, posizionate all'altra estremità dell'insenatura, coprire tutto lo specchio d'acqua loro prospiciente. Le altre fortificazioni, allora presenti, erano la Torre Scola, il castello di S. Giorgio, di Lerici, di Portovenere, il forte dell'Ocapelata, le torri del Pezzino, del Monastero e di S. Gerolamo. La pianta era a forma di stella irregolare, come si può vedere dal disegno, ed era proiettata tutta verso il mare grazie alla natura stessa del promontorio spezzino. Nel mese di agosto del 1799, la fortezza, presidiata da reparti genovesi, a fianco delle truppe napoleoniche, venne attaccata dalle forze anglo-russo-austriache, le quali impiegarono 24 giorni per conquistarla. Nel marzo del 1814, fu nuovamente attaccata da forze nemiche, (inglesi), le quali con oltre 25 navi bombardarono il forte, il quale presidiato da soli 68 uomini, i francesi erano scappati a Genova, resistette ben 9 giorni. Gli inglesi depredarono la struttura e ne asportarono i cannoni, 12 colubrine, dette degli Apostoli, furono portate nella torre di Londra dove sono tutt'ora, (sarebbe il momento che venissero restituite, come venne richiesto alcuni anni fa, ma dubitiamo che gli inglesi lo facciano).
In entrambi i casi gli uomini del forte S.Maria, resistettero eroicamente ed ottennero l'onore delle armi. Oltre a S.Maria gli inglesi minarono e danneggiarono altre opere militari genovesi presenti nel golfo, ed esso iniziò a riprendere vita grazie all'entrata di tutto il territorio della Reppubblica di Genova, sotto il Regno di Sardegna prima, (1815) e quello d'Italia poi. Il forte, quale vediamo ora, venne ricostruito negli anni '80 del 1800, sempre con lo scopo di batteria antinave; con la costruzione della diga foranea, si venne anche a trovare proprio davanti all'apertura di ponente, quella più importante, dalla quale transitavano tutte le navi di grande stazza; il fondale in quel punto è più profondo rispetto all'altra apertura, quella di levante, circa 10 metri in questa, 17 metri, invece, in quella davanti alla fortezza di S. Maria. Inizialmente la batteria, chiamata anche G. Garibaldi, venne dotata di un cannone da 450 mm. che era il più grosso allora presente in Italia, di 5 potentissimi pezzi da 321 mm. grc., oltre a 6 obici da 280/16 mm.; Durante la Seconda Guerra Mondiale e negli anni precedenti vennere installati più moderni cannoni 6 pezzi da 152/45 mm. e altri 4 pezzi da 76/40 mm., utilizabili, anche contro eventuali, ma mai avvenuti, attacchi aereosiluranti. Grazie alla sua importante posizione strategica la struttura non è mai stata abbandonata dalla Marina Militare Italiana, che ancora oggi utilizza il forte di S. Maria.

POSIZIONE E STATO ATTUALE

Il forte di S. Maria, come già detto venne edificato, sulla punta omonima, la quale crea ai suoi lati due splendide insenature, grazie alla presenza di altri due famosi promontori: quello del Varignano, e la punta della Castagna. La fortezza, e situata a circa una decina di metri sul livello del mare, purtroppo, non vi possiamo mostrare fotografie, in quanto il sito è ancora sede di reparti operativi della Marina Militare, la si può però ammirare dall'esterno sia transitando via mare, che dall'alto, dalla strada che conduce a Varignano, sempre però rispettando le disposizioni di stabilite da divieti e cartelli. L'immagine a lato raffigura una cartolina dei reparti dell'artiglieria marittima antinave: con il motto D'ACCIAIO I CUORI COME I CANNONI ! Stato attuale: buono.

CARATTERISTICHE

Anno: prima Repubblica di Genova 1569, poi seconda metà '800 Funzione: antinave

Armamento: ; 1 Cannone da 450 mm; 5 pezzi da 321 mm grc, 6 obici da 280/16 mm; poi 6 cannoni 152/45 mm e 4 pezzi da 76/40 mm
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