MOSAICO DEL PALAZZO DELLE POSTE
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Una grande opera murale in mosaico ceramico ligurre decora l'interno della Torre del Palazzo delle Poste della Spezia che vennero inaugurate nel 1933 dall'allora Ministro delle Comunicazioni, Costanzo Ciano.
Il mosaico sul tema "Le comunicazioni" (terrestri, aeree e marittime), è un interessante esempio di quella plastica murale futurista d cui Fillia, Pippo Oriani e Mino Rosso, per motivare la loro partecipazione alla Prima Mostra di Plastica Murale tenutasi a Genova nel 1934, scrissero sulla rivista "Stile Futurista": La plastica murale è secondo noi, che siamo tra gli ideatori e organizzatori della Mostra, il superamento della decorazione murale con le tecniche sino ad ora conosciute e la liberazione dai concetti tradizionali.
Il mosaico è la perfetta esemplificazione di questo assunto e rientra dunque in quella reprise futurista delle grandi opere murarie, rivisitata attraverso tecniche innovatrici e volta a raggiungere un più immediato impatto con la sensibilità popolare. Effetto che, all'epoca, non sembrò raggiunto nella piccola Spezia, rimanendo gli spezzini piuttosto sconcertati dalla modernità e dal suo anticonformismo estetico.
Realizzatore dell'opera, notissima agli studiosi di livello internazionale del movimento futurista e meta di visitatori soprattutto stranieri - gli spezzini passano sempre molto distratti lungo queste scale e alcuni ne ignorano addirittura l'esistenza e l'importanza - fu Enrico Prampolini in collaborazione con Fillia, pseudonimo del piemontese Luigi Colombo.
La grande opera musiva del Palazzo delle Poste (architetto fu il futurista Mazzoni) segna dunque mirabilmente quella stagione futurista piuttosto intensa e di grande importanza culturale e a livello nazionale ed europeo, vissuta dalla Spezia negli anni Trenta.
--Topuso 16:16, 1 lug 2011 (CEST)
Fonte: Cara Spezia (volume I) -