LE MACINE NEL GOLFO DELLA SPEZIA
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- | Noi pensiamo che, avendo l'Abbazia del Tino giurisdizione anche sui boschetti di olivi nel distretto di | + | Noi pensiamo che, avendo l'Abbazia del Tino giurisdizione anche sui boschetti di olivi nel distretto di [[BARBAZZANO|Barbazzano]], questo tipo di macina possa derivare da una a "civilizzazione marittima" caratterizzata da influssi orientaleggianti (Mar Mediterraneo orientale). |
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Versione delle 15:51, 28 mag 2012
IPOTESI DI UN ORIGINE ORIENTALE.
Nel promontorio del Caprione sono state trovate tre macine che, per la forma caratteristica, abbiamo chiamato "a remo"; esse sono costituite da: una base, caratterizzata da una grande pietra con un solco a sezione circolare; una ruota in pietra; una forcella-fulcro in pietra; un'asse in legno o in metallo. Questo tipo di "macina a remo" si trova a Barbazano (da Barbatus), a Narbostro (da "inter arbusta") e presso San Lorenzo. In tutti questi luoghi potevamo trovare un villaggi o borghi medievali; Barbazano è stato un verruca fortificata mentre San Lorenzo e Narbostro sono stati villaggi agricoli, invisibili alle incursioni costiere dei Saraceni. Una "macina a remo" si trova anche sull'Isola del Tino (nelle pergamene Tyrus), nel promontorio occidentale del Golfo della Spezia; su quest'isola vi sono le rovine di un'antico monastero fondato da monaci orientali, arrivati nel golfo con i Bizantini; essi introdussero un tipo particolare di basilica, in stile orientale, caratterizzata da due absidi in una navata. Noi pensiamo che, avendo l'Abbazia del Tino giurisdizione anche sui boschetti di olivi nel distretto di Barbazzano, questo tipo di macina possa derivare da una a "civilizzazione marittima" caratterizzata da influssi orientaleggianti (Mar Mediterraneo orientale).