PIAZZA DOMENICO CHIODO

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Piazza Chiodo, dalla quale ha inizio l’omonima via, è fronteggiata, verso ponente, dalla grande porta d’ingresso dell’Arsenale, edificata negli anni ‘80 dell’800, è circondata da tre lati da palazzi porticati, di architettonica compostezza ottocentesca, alcuni dei quali, però, danneggiati dagli eventi bellici, sono stati “tapolati”, come si dice in spezzino, eliminando, purtroppo, molti motivi ornamentali delle facciate. Due grandi aiuole, con alberi di particolare bellezza, la ornano, mentre, al suo centro, emerge il monumento marmoreo a Domenico Chiodo, opera dello scultore genovese Sante Varni, lo stesso che scolpì il noto monumento a Cristoforo Colombo che troneggia a Genova, in piazza Acquaverde, davanti alla stazione Ferroviaria di Genova-Principe; fu inaugurato, in occasione del varo della corazzata “Dandolo” di 10.600 tonnellate di stazza, armata con 4 cannoni da 430 mm, nel luglio del 1878. ln un’aiuola della piazza fu collocato un busto bronzeo dello scultore Mordacci dell’ing. Carlo Alberto Bertella, pioniere della “ingegneria sperimentale” in campo navale. Dirimpettaia di Piazza Chiodo è, al ternine della via omonima, Piazza Verdi, nella quale, quasi contemporaneamente alle costruzione della Porta principale dell’Arsenale, fu costruito il Politeama “Duca di Genova”. La Piazza Chiodo era solcata dai binari delle tranvie municipali che la percorrevano con percorso circolare. La linea n° 1 per Migliarina, composta da una motrice e due vetture a rimorchio, giungendo da Via Chiodo percorreva quell’anello, mediante il quale ritornava in Via Chiodo.