MODI DI DIRE SPEZZINI
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(it guarda che ti guardano) fu anche il titolo di uno dei numerosissimi fogli, giornali è eccessivo, goliardici che uscirono a pacchi negli Anni Cinquanta -Sessanta del secolo scorso, dei quali oggi resiste ed esiste il solo Spezia's Confidential. | (it guarda che ti guardano) fu anche il titolo di uno dei numerosissimi fogli, giornali è eccessivo, goliardici che uscirono a pacchi negli Anni Cinquanta -Sessanta del secolo scorso, dei quali oggi resiste ed esiste il solo Spezia's Confidential. | ||
''Mia chi te mio'' sarà la frase detta, con più di un secondo fine, dal gentleman appostato davanti al Peola per segnalare a una giovane fanciulla avvenente che è sotto lo sguardo,insistente, di alcuni marinai di leva (oggi scomparsi col bar stesso, ridenominato in altro modo)e che solo fra le sue braccia potrà salvarsi. | ''Mia chi te mio'' sarà la frase detta, con più di un secondo fine, dal gentleman appostato davanti al Peola per segnalare a una giovane fanciulla avvenente che è sotto lo sguardo,insistente, di alcuni marinai di leva (oggi scomparsi col bar stesso, ridenominato in altro modo)e che solo fra le sue braccia potrà salvarsi. | ||
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Versione delle 14:45, 19 nov 2011
MODI DI DIRE SPEZZINI
Una pagina come questa deve assolutamente vivere di molti contribuenti: io la avvio solamente...
MA TE ME PAI DE GESSO
(it: mi sembri di gesso) si dirà della gentile fidanzata/consorte che non mostra la benchè minima propensione al dialogo e alla capacità di comprendere che lo spezzino verace, alle 15 della domenica, deve essere o al Picco o nei pressi di una fonte mediatica di informazione (oggi anche il web).
CHI GHE LA' D'OO, CHI GHE LA' D'ARGENTO E CHI GHE DA' DI CAUSSI DENTRO
(it: chi ce l'ha dorata, chi d'argento, chi la prende a calcioni) ci si riferirà alla fortuna ma anche a quella parte anatomica della quale la sempre attuale Mae West amava dire: molte donne sono sedute sulla loro fortuna, e non lo sanno: altre lo sanno perfettamente
TE CAGA' N TER BOLACO
(it: hai fatto la cacchina nel barattolo) diremo all'amico che ci volta le spalle, o al collega che ci rifiuta la cortesia richiesta: la frase, all'apparenza volgare, promette vendetta.
MA MEN BATO 'R BELIN
(it. me ne frego) sarà la risposta del minacciato
TE' MANGIA' DE STRANGOGION
(it: hai mangiato molto in fretta) diremo del galantuomo dello Sprugola,o dell'elegante abitante di Piazza Brin, che per recarsi alla partita delle amate Aquile si ingozzano come struzzi rischiando, ma è un altra questione, UNO S-CIOPON.
IE' CAITO N TER CANAO I NE' SE' FATO MANCO MAO
(it: è caduto nel canale ma non si è fatto nulla) antica frase ripetuta non di rado dai non spezzini che sono passati dalle parti nostre, spesso per comando militare,solo per segnalare la cadenza dell'idioma a loro dire curioso (magari provengono dalla Ciociaria, perciò...)
ATO ITO OTO ETI DE TOTANETI
(it: ti ho detto otto etti di totanetti) idem come sopra: una frase così può aver senso solo in piazza o in pescheria.
MIA CHI TE MIO
(it guarda che ti guardano) fu anche il titolo di uno dei numerosissimi fogli, giornali è eccessivo, goliardici che uscirono a pacchi negli Anni Cinquanta -Sessanta del secolo scorso, dei quali oggi resiste ed esiste il solo Spezia's Confidential. Mia chi te mio sarà la frase detta, con più di un secondo fine, dal gentleman appostato davanti al Peola per segnalare a una giovane fanciulla avvenente che è sotto lo sguardo,insistente, di alcuni marinai di leva (oggi scomparsi col bar stesso, ridenominato in altro modo)e che solo fra le sue braccia potrà salvarsi.