DECIMA FLOTTIGLIA MAS

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Come racconta Ricciotti Lazzero, la decisione di Borghese, subito imitata da molti suoi uomini, segna la data di nascita della Decima Mas repubblicana.
Come racconta Ricciotti Lazzero, la decisione di Borghese, subito imitata da molti suoi uomini, segna la data di nascita della Decima Mas repubblicana.
Passano così alcuni giorni, i tedeschi si impadroniscono completamente della Spezia, ma rispettano la caserma di San Bartolomeo sul cui pennone continua a sventolare il tricolore.
Passano così alcuni giorni, i tedeschi si impadroniscono completamente della Spezia, ma rispettano la caserma di San Bartolomeo sul cui pennone continua a sventolare il tricolore.
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Alla fine i tedeschi sono infomati che borghese non li abbandonerà e tentano i primi contatti. Il 14 settembre
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Alla fine i tedeschi sono infomati che borghese non li abbandonerà e tentano i primi contatti. Il 14 settembre -- tredici giorni prima che nasca ufficialmente la Repubblica SOciale Italiana -- si presente l'ufficiale della Marina germanica che deve portare a buon fine l'operazione di aggancio:
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è il tenente di vascello Max Berninghaus.
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Borghese precisa che non vuole ammainare la bandiera italiana e buttare a mare la sua esperienza e quella della Flottiglia.
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Ha una medaglia d'oro al valore militare per le azioni condotte a Gibilterra, Alessandria d'Egitto e Creta.
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Nell'agosto 1940 ha prtecipato a Memel, sul Baltico, ad un corso organizzato dalla Kriegsmarine, è stimato dal Grande ammiraglio Karl Dönitz, e in particolare dal Contammiraglio
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Meendsen - Bohlken, dice che l'armistizio significa stare con l'arma al piede e non fuggire, e i Tedeschi lo ascoltano.

Versione delle 15:04, 4 lug 2011

Nello sfascio generale seguito all'armistizio, una sola caserma della provincia spezzina ha mantenuto il suo assetto normale, tanto che i tedeschi hanno preferito starne lontani per evitare incidenti. E' la caserma di San Bartolomeo dove è accantonata la X° flottiglia Mas. Il comandante di questa unità, medaglia d'oro Junio Valerio Borghese non ha voluto seguire al sud la squadra navaleed ha preferito attendee fra i suoi uominiil volgere degli eventi. Principe romano, non fascista, Borghese prima di decidere si è consultato col suo diretto superiore Aimone di Spoleto, Duca d'Aosta dopo la orte del fratello Amedeo in prigionia a Nairobi. Aimone e Borghese si sono incontrati il 9 settembrenella residenza del primo: la bellissima Villa Carnevali sopra Lerici. " Ognuno deve rimanere al proprio posto in attesa di ordini precisi " ha detto Borghese. Ma il duca non è d'accordo: " Questo va bene per lei , caro Borghese, che ha i suoi doveri militari. Ma non per me. Io ho anche doveri dinastici, il mio posto è vicino al re e quindi devo immediatamente raggiungere il sovrano. Cerchiamo di metterci in comunicazione con Sua Maestà ". Il re ed il maresciallo Badoglio stanno riposando al ministero della Guerra e , come convenuto con gli angloamericani, poco dopo l'alba, partono in automobile verso Pescara. Il comandante della Decima torna in caserma , ordina l'assemblea, spiega la situazione e raddoppia i turni delle sentinelle. Intanto dice: " chi vuole andae in licenza illimitata è libero...io resto ". Come racconta Ricciotti Lazzero, la decisione di Borghese, subito imitata da molti suoi uomini, segna la data di nascita della Decima Mas repubblicana. Passano così alcuni giorni, i tedeschi si impadroniscono completamente della Spezia, ma rispettano la caserma di San Bartolomeo sul cui pennone continua a sventolare il tricolore. Alla fine i tedeschi sono infomati che borghese non li abbandonerà e tentano i primi contatti. Il 14 settembre -- tredici giorni prima che nasca ufficialmente la Repubblica SOciale Italiana -- si presente l'ufficiale della Marina germanica che deve portare a buon fine l'operazione di aggancio: è il tenente di vascello Max Berninghaus. Borghese precisa che non vuole ammainare la bandiera italiana e buttare a mare la sua esperienza e quella della Flottiglia. Ha una medaglia d'oro al valore militare per le azioni condotte a Gibilterra, Alessandria d'Egitto e Creta. Nell'agosto 1940 ha prtecipato a Memel, sul Baltico, ad un corso organizzato dalla Kriegsmarine, è stimato dal Grande ammiraglio Karl Dönitz, e in particolare dal Contammiraglio Meendsen - Bohlken, dice che l'armistizio significa stare con l'arma al piede e non fuggire, e i Tedeschi lo ascoltano.

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