CHIESA DI SAN LORENZO PORTOVENERE
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- | Consacrata ancora incompiuta da Papa Innocenzo II nel 1130, la chiesa venne modificata più volte nel corso dei secoli in seguito alle successive vicende storiche accadute in città. Nella chiesa si alternano elementi romanici, come ad esempio il portale d’ingresso, ed elementi gotici e rinascimentali.<div> La facciata a capanna della costruzione, in tipico stile romanico, è interrotta verticalmente da una banda a strisce orizzontali bianche e nere tipiche del gotico-genovese. | + | Posta nella parte alta di [[:Categoria:PORTOVENERE|Portovenere]], poco sotto il [[IL CASTELLO DI PORTOVENERE|Castello Doria]], si estende la '''Chiesa di San Lorenzo''', edificata nel 1116 per volere dei genovesi in qualità di cattedrale del borgo portovenerese. L’edificio religioso venne costruito dai Maestri Antelami, intagliatori lapidei provenienti probabilmente dalla Val d’Intelvi, limitrofa al Lago Maggiore. Consacrata ancora incompiuta da Papa Innocenzo II nel 1130, la chiesa venne modificata più volte nel corso dei secoli in seguito alle successive vicende storiche accadute in città. Nella chiesa si alternano elementi romanici, come ad esempio il portale d’ingresso, ed elementi gotici e rinascimentali.<div> La facciata a capanna della costruzione, in tipico stile romanico, è interrotta verticalmente da una banda a strisce orizzontali bianche e nere tipiche del gotico-genovese. Al centro di quest’ultima, lo stile gotico è richiamato anche dall’arco a sesto acuto della trifora e dall’ampio rosone decorato. Il portone d’ingresso, romanico, è sovrastato da un bassorilievo raffigurante il martirio di '''San Lorenzo''', morto sulla graticola nel 258 sotto l’imperatore romano Valeriano. L’interno della chiesa, con pavimentazione a mattonelle bianche e nere, racchiude alcune importanti opere quali un trittico del quattrocento, la miracolosa pergamena della Madonna Bianca ed il tronco di cedro libanese giunto nella baia di [[:Categoria:PORTOVENERE|Portovenere]] nel 1204 contenente alcuni reliquari e quattro scrigni ornati secondo impianti decorativi tipici dell’arte arabo-persiana del XI secolo. Nella sacrestia sono conservati alcuni mirabili prodotti orafi di gusto orientale, principalmente di origine siriaca, ed alcuni cofanetti in avorio. Arricchiscono questa collezione una “Pace” argentea di origine fiamminga, delle statue lignee e alcuni crocefissi eburnei del XVII secolo. La totalità di questi oggetti rappresenta il “'''Tesoro di San Lorenzo'''”, sede museale aperta al pubblico previa contatto con la sagrestia della chiesa. |
- | Al centro di quest’ultima, lo stile gotico è richiamato anche dall’arco a sesto acuto della trifora e dall’ampio rosone decorato. | + | |
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Posta nella parte alta di Portovenere, poco sotto il Castello Doria, si estende la Chiesa di San Lorenzo, edificata nel 1116 per volere dei genovesi in qualità di cattedrale del borgo portovenerese. L’edificio religioso venne costruito dai Maestri Antelami, intagliatori lapidei provenienti probabilmente dalla Val d’Intelvi, limitrofa al Lago Maggiore. Consacrata ancora incompiuta da Papa Innocenzo II nel 1130, la chiesa venne modificata più volte nel corso dei secoli in seguito alle successive vicende storiche accadute in città. Nella chiesa si alternano elementi romanici, come ad esempio il portale d’ingresso, ed elementi gotici e rinascimentali. La facciata a capanna della costruzione, in tipico stile romanico, è interrotta verticalmente da una banda a strisce orizzontali bianche e nere tipiche del gotico-genovese. Al centro di quest’ultima, lo stile gotico è richiamato anche dall’arco a sesto acuto della trifora e dall’ampio rosone decorato. Il portone d’ingresso, romanico, è sovrastato da un bassorilievo raffigurante il martirio di San Lorenzo, morto sulla graticola nel 258 sotto l’imperatore romano Valeriano. L’interno della chiesa, con pavimentazione a mattonelle bianche e nere, racchiude alcune importanti opere quali un trittico del quattrocento, la miracolosa pergamena della Madonna Bianca ed il tronco di cedro libanese giunto nella baia di Portovenere nel 1204 contenente alcuni reliquari e quattro scrigni ornati secondo impianti decorativi tipici dell’arte arabo-persiana del XI secolo. Nella sacrestia sono conservati alcuni mirabili prodotti orafi di gusto orientale, principalmente di origine siriaca, ed alcuni cofanetti in avorio. Arricchiscono questa collezione una “Pace” argentea di origine fiamminga, delle statue lignee e alcuni crocefissi eburnei del XVII secolo. La totalità di questi oggetti rappresenta il “Tesoro di San Lorenzo”, sede museale aperta al pubblico previa contatto con la sagrestia della chiesa.