CANALE LAGORA
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+ | Il '''Lagora''' era il torrente maggiore che , con i suoi affluenti, dava luogo alla zona pianeggiante occidentale del [[:CATEGORIA:GOLFO DELLA SPEZIA|golfo]], ed era caratterizzata dalle risorgive chiamate "[[CATEGORIA:CANALI|Sprugole]]". Scendeva da nord e dava il nome a tutta la piana; ricevute le acque di altri torrenti, passava a fianco alla chiesetta della [[CHIESA NOSTRA SIGNORA DELLA NEVE|Madonna della Neve]], perciò detta anche della '''Lagora''': qui erano frequenti le tracimazioni. Giungeva al mare rettilineo per una foce scavata tra le sabbie di una di quelle zone strappate al mare ( allora dette ziffre ) e formate dai depositi alluvionali dei canali stessi. Con la creazione dell'[[ARSENALE MARINA MILITARE|Arsenale]] le sue acque vennero convogliate a sfociare in mare più verso levante, costituendo la " nuova '''Lagora''' ". Alla sua foce, in corrispondenza dell'attuale via [[VIA ARMANDO DIAZ|Diaz]], c'era, fino a metà ottocento, uno dei due punti principali di attracco dei velieri per la [[CATEGORIA:CITTA' DELLA SPEZIA|Città della Spezia]] ( l'altro era a [[CATEGORIA:MAROLA|Marola]] ), destinato sopratutto ai traffici delle derrate alimentari, utili sia per i consumi cittadini che per l'esportazione verso i porti del mediterraneo. | ||
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Versione attuale delle 08:57, 20 gen 2012
Il Lagora era il torrente maggiore che , con i suoi affluenti, dava luogo alla zona pianeggiante occidentale del golfo, ed era caratterizzata dalle risorgive chiamate "". Scendeva da nord e dava il nome a tutta la piana; ricevute le acque di altri torrenti, passava a fianco alla chiesetta della Madonna della Neve, perciò detta anche della Lagora: qui erano frequenti le tracimazioni. Giungeva al mare rettilineo per una foce scavata tra le sabbie di una di quelle zone strappate al mare ( allora dette ziffre ) e formate dai depositi alluvionali dei canali stessi. Con la creazione dell'Arsenale le sue acque vennero convogliate a sfociare in mare più verso levante, costituendo la " nuova Lagora ". Alla sua foce, in corrispondenza dell'attuale via Diaz, c'era, fino a metà ottocento, uno dei due punti principali di attracco dei velieri per la ( l'altro era a ), destinato sopratutto ai traffici delle derrate alimentari, utili sia per i consumi cittadini che per l'esportazione verso i porti del mediterraneo.