CESARE ARZELÀ
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- | Nato a S. Stefano di Magra nel 1847, si laureò alla Scuola Normale Superiore di Pisa nel 1869. Dopo alcuni anni di insegnamento medio, conseguì la cattedra di Algebra all’Università di Palermo e successivamente quella di Calcolo all’Università di Bologna. I suoi principali contributi alla matematica riguardano la teoria delle funzioni di variabile reale e, in particolare, le successioni di funzioni di una variabile, che inquadrò nella teoria delle funzioni di due variabili reali. Egli determinò la condizione necessaria e sufficiente per la continuità della somma di una serie di funzioni continue e il criterio di uguale continuità che porta il suo nome. Si occupò pure del principio di Dirichlet, spianando la via alla celebre giustificazione di esso data dall’Hilbert. | + | Nato a S. Stefano di Magra nel 1847, si laureò alla Scuola Normale Superiore di Pisa nel 1869. Dopo alcuni anni di insegnamento medio, conseguì la cattedra di Algebra all’Università di Palermo e successivamente quella di Calcolo all’Università di Bologna. I suoi principali contributi alla matematica riguardano la ''teoria delle funzioni di variabile reale'' e, in particolare, le ''successioni di funzioni di una variabile'', che inquadrò nella ''teoria delle funzioni di due variabili reali''. Egli determinò la condizione necessaria e sufficiente per la continuità della somma di una serie di funzioni continue e il ''criterio di uguale continuità'' che porta il suo nome. Si occupò pure del ''principio di Dirichlet'', spianando la via alla celebre giustificazione di esso data dall’Hilbert. |
Socio corrispondente dell’Accademia Nazionale dei Lincei e di varie altre Accademie, nel 1907 vinse con Castelnuovo il Premio Reale dei Lincei. Morì a S. Stefano nel 1912. | Socio corrispondente dell’Accademia Nazionale dei Lincei e di varie altre Accademie, nel 1907 vinse con Castelnuovo il Premio Reale dei Lincei. Morì a S. Stefano nel 1912. | ||
- | Fonte: Stefania Giovando e Giuliana Giovando: O LÜNÀIO DEA SPÈZA 2011, | + | Fonte: [[STEFANIA GIOVANDO|Stefania Giovando]] e [[GIULIANA GIOVANDO|Giuliana Giovando]]: [[O LÜNÀIO DEA SPÈZA]] 2011, [[EDIZIONI 5 TERRE]], La Spezia, 2010 |
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Versione attuale delle 09:36, 4 feb 2012
CESARE ARZELÀ(matematico)
Nato a S. Stefano di Magra nel 1847, si laureò alla Scuola Normale Superiore di Pisa nel 1869. Dopo alcuni anni di insegnamento medio, conseguì la cattedra di Algebra all’Università di Palermo e successivamente quella di Calcolo all’Università di Bologna. I suoi principali contributi alla matematica riguardano la teoria delle funzioni di variabile reale e, in particolare, le successioni di funzioni di una variabile, che inquadrò nella teoria delle funzioni di due variabili reali. Egli determinò la condizione necessaria e sufficiente per la continuità della somma di una serie di funzioni continue e il criterio di uguale continuità che porta il suo nome. Si occupò pure del principio di Dirichlet, spianando la via alla celebre giustificazione di esso data dall’Hilbert. Socio corrispondente dell’Accademia Nazionale dei Lincei e di varie altre Accademie, nel 1907 vinse con Castelnuovo il Premio Reale dei Lincei. Morì a S. Stefano nel 1912.