O LÜNÀIO DEA SPÈZA
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| - | Le figlie Stefania e Giuliana hanno deciso di continuare l’opera paterna, affinché non andasse perduta una delle “creature” alle quali Giovando, e con lui tutta la città, era più affezionato. | + | Le figlie [[STEFANIA GIOVANDO|Stefania]] e [[GIULIANA GIOVANDO|Giuliana]] hanno deciso di continuare l’opera paterna, allargando la raccolta di notizie e curiosità a tutto il territorio spezzino e lunigianese, affinché non andasse perduta una delle “creature” alle quali Giovando, e con lui tutta la città, era più affezionato. Cultore dei dialetti, in particolare di quello spezzino, affermava: « I dialetti meritano la dignità e l’importanza di una Lingua, pertanto è necessario evitare la loro scomparsa promuovendo una serie di iniziative volte al recupero e alla valorizzazione delle culture locali». |
| - | Affezionato delle [[CINQUE TERRE|Cinque Terre]] anche perché affascinato dall’attenzione che questo territorio da sempre rivolge alla difesa delle tradizioni – gli idiomi, le ricette, le antiche tecniche di lavorazione del terreno, gli strumenti agricoli e da pesca – [[Eugenio Giovando]] voleva, riuscendovi con successo, celebrare con un calendario la ricchezza del passato. Una vera opera d’arte che raccoglie fotografie, ricordi di Spezzini illustri, giochi verbali, | + | Affezionato delle [[:Categoria:CINQUE TERRE|Cinque Terre]] anche perché affascinato dall’attenzione che questo territorio da sempre rivolge alla difesa delle tradizioni – gli idiomi, le ricette, le antiche tecniche di lavorazione del terreno, gli strumenti agricoli e da pesca – [[Eugenio Giovando]] voleva, riuscendovi con successo, celebrare con un calendario la ricchezza del passato. Una vera opera d’arte che raccoglie fotografie, ricordi di Spezzini illustri, giochi verbali, poesie, proverbi dialettali, scampoli di notizie pubblicate, nei primi anni del 1900, sui quotidiani locali. Si tratta dunque di notizie interessanti per gli spezzini, ma anche per chi abita in provincia e per chi è interessato a conoscere tradizioni, curiosità, storia della Spezia e dintorni. C’è anzitutto il calendario vero e proprio, in dialetto spezzino e con proverbi, ricorrenze, sagre; ci sono i modi di dire locali, le ricette della nonna, gli spezzini illustri, le leggende, le erbe locali, le fotografie a tema e molto, molto altro. |
| - | Il materiale, tratto dai libri di [[Eugenio Giovando]], da saggi sul folclore spezzino e da vecchi giornali custoditi gelosamente, ha dato origine a questo prezioso calendario che racconta momenti storici indimenticabili | + | Il materiale, tratto dai libri di [[Eugenio Giovando]], da saggi sul folclore spezzino, da pubblicazioni specifiche sullacittà, la provincia e le sue tradizioni e da vecchi giornali custoditi gelosamente, ha dato origine a questo prezioso calendario che racconta momenti storici indimenticabili del territorio spezzino e lunigianese. |
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Versione attuale delle 09:43, 6 ago 2011
Si tratta del calendario in dialetto spezzino che raccoglie, come in un racconto magico, proverbi, ricorrenze e sagre, ricordi, ricette, curiosità.
Autore, ideatore e creatore è Eugenio Giovando, che ne ha curato le prime 27 edizioni, fino alla sua scomparsa avvenuta nel 2006, poco prima che uscisse, postuma, l’ultima, quella del 2007. Le figlie Stefania e Giuliana hanno deciso di continuare l’opera paterna, allargando la raccolta di notizie e curiosità a tutto il territorio spezzino e lunigianese, affinché non andasse perduta una delle “creature” alle quali Giovando, e con lui tutta la città, era più affezionato. Cultore dei dialetti, in particolare di quello spezzino, affermava: « I dialetti meritano la dignità e l’importanza di una Lingua, pertanto è necessario evitare la loro scomparsa promuovendo una serie di iniziative volte al recupero e alla valorizzazione delle culture locali».
Affezionato delle Cinque Terre anche perché affascinato dall’attenzione che questo territorio da sempre rivolge alla difesa delle tradizioni – gli idiomi, le ricette, le antiche tecniche di lavorazione del terreno, gli strumenti agricoli e da pesca – Eugenio Giovando voleva, riuscendovi con successo, celebrare con un calendario la ricchezza del passato. Una vera opera d’arte che raccoglie fotografie, ricordi di Spezzini illustri, giochi verbali, poesie, proverbi dialettali, scampoli di notizie pubblicate, nei primi anni del 1900, sui quotidiani locali. Si tratta dunque di notizie interessanti per gli spezzini, ma anche per chi abita in provincia e per chi è interessato a conoscere tradizioni, curiosità, storia della Spezia e dintorni. C’è anzitutto il calendario vero e proprio, in dialetto spezzino e con proverbi, ricorrenze, sagre; ci sono i modi di dire locali, le ricette della nonna, gli spezzini illustri, le leggende, le erbe locali, le fotografie a tema e molto, molto altro.
Il materiale, tratto dai libri di Eugenio Giovando, da saggi sul folclore spezzino, da pubblicazioni specifiche sullacittà, la provincia e le sue tradizioni e da vecchi giornali custoditi gelosamente, ha dato origine a questo prezioso calendario che racconta momenti storici indimenticabili del territorio spezzino e lunigianese.
