ETTORE COZZANI
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Nasce alla Spezia nel 1884. Sin da giovanissimo si contraddistingue per i molteplici interessi, per la straordinaria dinamicità, per un intensa passione patriottica. Estremamente regolare il percorso di vita: dopo il liceo classico, consegue la laurea in Lettere e Filosofia con il massimo dei voti, quindi intraprende la carriera d'insegnante; negli stessi anni inizia anche l'attività poetica. Fondamentale l'incontro con il pittore bolognese Antonio Discovolo, grazie al quale si avvicina all'arte contemporanea e fa la conoscenza di importati esponenti del panorama culturale, fra cui il poeta Sem Benelli. | Nasce alla Spezia nel 1884. Sin da giovanissimo si contraddistingue per i molteplici interessi, per la straordinaria dinamicità, per un intensa passione patriottica. Estremamente regolare il percorso di vita: dopo il liceo classico, consegue la laurea in Lettere e Filosofia con il massimo dei voti, quindi intraprende la carriera d'insegnante; negli stessi anni inizia anche l'attività poetica. Fondamentale l'incontro con il pittore bolognese Antonio Discovolo, grazie al quale si avvicina all'arte contemporanea e fa la conoscenza di importati esponenti del panorama culturale, fra cui il poeta Sem Benelli. | ||
Nel 1908, spinto dall'interesse verso le arti figurative e dalla volontà di inserirsi nel dibattito critico contemporaneo, inizia a collaborare con la rivista "Vita d'arte". Nel 1911 fonda, insieme all'architetto Franco Oliva, la rivista [[L'EROICA|"L'Eroica"]], con l'intento di sostenere giovani artisti e letterati. L'impresa non è facile, le risorse economiche limitate, ma l'iniziativa viene portata avanti con tenacia. Nel 1915, in pieno dibattito neutralisti-interventisti, è protagonista di un importante evento. Invita, per conto del governo, Gabriele D'Annunzio, esule a Parigi, a rientrare in patria per partecipare alla cerimonia d'inaugurazione del Monumento ai Mille, opera dello scultore Eugenio Baroni. Dopo l'entrata in guerra dell'Italia, si impegna con scritti ed orazioni a sostenere la patria; pur provando simpatia verso il Regime, si mantiene, tuttavia, indipendente nei confronti dei partiti politici. | Nel 1908, spinto dall'interesse verso le arti figurative e dalla volontà di inserirsi nel dibattito critico contemporaneo, inizia a collaborare con la rivista "Vita d'arte". Nel 1911 fonda, insieme all'architetto Franco Oliva, la rivista [[L'EROICA|"L'Eroica"]], con l'intento di sostenere giovani artisti e letterati. L'impresa non è facile, le risorse economiche limitate, ma l'iniziativa viene portata avanti con tenacia. Nel 1915, in pieno dibattito neutralisti-interventisti, è protagonista di un importante evento. Invita, per conto del governo, Gabriele D'Annunzio, esule a Parigi, a rientrare in patria per partecipare alla cerimonia d'inaugurazione del Monumento ai Mille, opera dello scultore Eugenio Baroni. Dopo l'entrata in guerra dell'Italia, si impegna con scritti ed orazioni a sostenere la patria; pur provando simpatia verso il Regime, si mantiene, tuttavia, indipendente nei confronti dei partiti politici. | ||
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Versione attuale delle 10:55, 19 nov 2011
Nasce alla Spezia nel 1884. Sin da giovanissimo si contraddistingue per i molteplici interessi, per la straordinaria dinamicità, per un intensa passione patriottica. Estremamente regolare il percorso di vita: dopo il liceo classico, consegue la laurea in Lettere e Filosofia con il massimo dei voti, quindi intraprende la carriera d'insegnante; negli stessi anni inizia anche l'attività poetica. Fondamentale l'incontro con il pittore bolognese Antonio Discovolo, grazie al quale si avvicina all'arte contemporanea e fa la conoscenza di importati esponenti del panorama culturale, fra cui il poeta Sem Benelli. Nel 1908, spinto dall'interesse verso le arti figurative e dalla volontà di inserirsi nel dibattito critico contemporaneo, inizia a collaborare con la rivista "Vita d'arte". Nel 1911 fonda, insieme all'architetto Franco Oliva, la rivista "L'Eroica", con l'intento di sostenere giovani artisti e letterati. L'impresa non è facile, le risorse economiche limitate, ma l'iniziativa viene portata avanti con tenacia. Nel 1915, in pieno dibattito neutralisti-interventisti, è protagonista di un importante evento. Invita, per conto del governo, Gabriele D'Annunzio, esule a Parigi, a rientrare in patria per partecipare alla cerimonia d'inaugurazione del Monumento ai Mille, opera dello scultore Eugenio Baroni. Dopo l'entrata in guerra dell'Italia, si impegna con scritti ed orazioni a sostenere la patria; pur provando simpatia verso il Regime, si mantiene, tuttavia, indipendente nei confronti dei partiti politici. Nel 1917 i suoi impegni di docente lo conducono a Milano, dove prosegue le sue molteplici attività; nel 1919 riprende le pubblicazioni de "L'Eroica", sospese nel 1917 a causa della guerra. Accanto alla rassegna fonda una casa editrice, le Edizioni "L'Eroica", animata dalla medesima intenzione di sostenere e promuovere giovani talenti. Nel 1944 a Milano si concludono definitivamente le pubblicazioni de "L'Eroica". A guerra finita la vita diviene molto dura e Cozzani è costretto a sopportare delusioni ed amarezze, oltre a notevoli difficoltà economiche. Tuttavia, intense continuano ad essere l'attività letteraria ed oratoria. Muore a Milano nel 1971.
Opere principali
Poesia:
- Versi per le nozze Bordone-Discovolo, La Spezia, coop. Tipografica, 1907.
- Poemetti notturni, Milano, "L'Eroica", 1920.
- II poema del mare, Milano, "L'Eroica", 1928.
- Motivi per un poema d'amore, Milano, "L'Eroica", 1958.