HAILE' SELASSIE' A SPEZIA
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Dal 1930 al 1974 regnò sul trono d'Etiopia, con la breve parentesi dovuta all'esperienza coloniale italiana, '''Hailè Selassiè''', per gli italiani suoi coevi ''il Negus''. | Dal 1930 al 1974 regnò sul trono d'Etiopia, con la breve parentesi dovuta all'esperienza coloniale italiana, '''Hailè Selassiè''', per gli italiani suoi coevi ''il Negus''. | ||
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Egli era tradizionalmente considerato il discendente diretto (con lui si raggiunse il numero 224...) del Re Salomone e della Regina di Saba. | Egli era tradizionalmente considerato il discendente diretto (con lui si raggiunse il numero 224...) del Re Salomone e della Regina di Saba. | ||
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Questo imperatore di uno Stato povero ma orgogliosissimo transitò da Spezia, quando era ancora noto al mondo con il nome secolare di Tafarì Maconnen, ed era ''solamente'' il Reggente d'Etiopia,figlio e nipote e pronipote di Re. | Questo imperatore di uno Stato povero ma orgogliosissimo transitò da Spezia, quando era ancora noto al mondo con il nome secolare di Tafarì Maconnen, ed era ''solamente'' il Reggente d'Etiopia,figlio e nipote e pronipote di Re. | ||
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Esattamente il futuro Negus arrivò a Spezia il 24 giugno 1924, secondo quanto ci racconta '''Nicholas Lucchetti''' nel recentissimo libro ''La Spezia ed il colonialismo italiano'' distribuito dalle Edizioni Cinque Terre. | Esattamente il futuro Negus arrivò a Spezia il 24 giugno 1924, secondo quanto ci racconta '''Nicholas Lucchetti''' nel recentissimo libro ''La Spezia ed il colonialismo italiano'' distribuito dalle Edizioni Cinque Terre. | ||
Sostò al Croce di Malta e si affacciò al balcone per salutare gli spezzini che, numerosi, lo attesero all'alba di una giornata di pioggia. | Sostò al Croce di Malta e si affacciò al balcone per salutare gli spezzini che, numerosi, lo attesero all'alba di una giornata di pioggia. | ||
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Salì sulla Duilio per alcune prove di tiro e varie evoluzioni navali, cioè alcune delle consuete prove offerte ai vari ''VIP'' in visita nella piazzaforte marittima spezzina. | Salì sulla Duilio per alcune prove di tiro e varie evoluzioni navali, cioè alcune delle consuete prove offerte ai vari ''VIP'' in visita nella piazzaforte marittima spezzina. | ||
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Il reggente salì quindi sul sommergibile Provana e al termine del ''test'' , rientrato a terra, fu ospite del Circolo Ufficiali che lasciò -dopo cena sontuosa- alla volta di Torino. | Il reggente salì quindi sul sommergibile Provana e al termine del ''test'' , rientrato a terra, fu ospite del Circolo Ufficiali che lasciò -dopo cena sontuosa- alla volta di Torino. | ||
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Molti fra gli spezzini che salutarono l'illustre personaggio si recarono, una decina d'anni dopo, a combattere le sue genti, volontari nell'avventura coloniale italiana ben descritta, per quel che concerne il nostro territorio, nel libro citato... | Molti fra gli spezzini che salutarono l'illustre personaggio si recarono, una decina d'anni dopo, a combattere le sue genti, volontari nell'avventura coloniale italiana ben descritta, per quel che concerne il nostro territorio, nel libro citato... | ||
+ | E poi , dicono che a Spezia non succede(va) mai niente.... | ||
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Versione attuale delle 06:49, 19 ott 2011
Dal 1930 al 1974 regnò sul trono d'Etiopia, con la breve parentesi dovuta all'esperienza coloniale italiana, Hailè Selassiè, per gli italiani suoi coevi il Negus. Egli era tradizionalmente considerato il discendente diretto (con lui si raggiunse il numero 224...) del Re Salomone e della Regina di Saba. Questo imperatore di uno Stato povero ma orgogliosissimo transitò da Spezia, quando era ancora noto al mondo con il nome secolare di Tafarì Maconnen, ed era solamente il Reggente d'Etiopia,figlio e nipote e pronipote di Re. Esattamente il futuro Negus arrivò a Spezia il 24 giugno 1924, secondo quanto ci racconta Nicholas Lucchetti nel recentissimo libro La Spezia ed il colonialismo italiano distribuito dalle Edizioni Cinque Terre. Sostò al Croce di Malta e si affacciò al balcone per salutare gli spezzini che, numerosi, lo attesero all'alba di una giornata di pioggia. Salì sulla Duilio per alcune prove di tiro e varie evoluzioni navali, cioè alcune delle consuete prove offerte ai vari VIP in visita nella piazzaforte marittima spezzina. Il reggente salì quindi sul sommergibile Provana e al termine del test , rientrato a terra, fu ospite del Circolo Ufficiali che lasciò -dopo cena sontuosa- alla volta di Torino. Molti fra gli spezzini che salutarono l'illustre personaggio si recarono, una decina d'anni dopo, a combattere le sue genti, volontari nell'avventura coloniale italiana ben descritta, per quel che concerne il nostro territorio, nel libro citato... E poi , dicono che a Spezia non succede(va) mai niente....