MUSEO DELLA GALASSIA
Da wikiSpedia.
(Creata pagina con 'La proprietà dei Bonini si trova lungo la strada principale, in frazione Valdonica. Il sito, visitabile su appuntamento, è intatto. La vita di Umberto “Renato” Bonini, neg...') |
|||
(3 revisioni intermedie non mostrate.) | |||
Riga 1: | Riga 1: | ||
- | La proprietà dei Bonini si trova lungo la strada principale, in frazione Valdonica. Il sito, visitabile su appuntamento, è intatto. | + | La proprietà dei Bonini si trova lungo la strada principale, in frazione [[:Categoria:VALDONICA|Valdonica]]. Il sito, visitabile su appuntamento, è intatto. |
La vita di Umberto “Renato” Bonini, negli anni ‘60, è segnata da un esaurimento nervoso culminato in un ricovero psichiatrico. Racconterà di aver avuto una visione durante un coma: una struttura circolare, un vortice verticale allungato verso la luce, volti sconosciuti. Riconosce quella geografia fantastica in una collina dell’entroterra spezzino: dall’inizio degli anni ‘70 sino alla morte, vivrà in quello spazio, dedicandosi alla costruzione di un proprio universo. Nei 6.000 m2 di terreno, con sassi arrotondati di fiume, dà vita a un grande castello circolare, attorniato da scalinate, torri e sentieri. Sulle pareti pone una serie di volti in pietra, inventa fontane con forme genitali e sculture, realizza un giardino botanico. Con chilometri di tondino di ferro, intrecciato e dipinto, crea un recinto di pannelli artistici e, negli spazi intorno alla casa-castello, una galassia, con globi colorati circolari, uniti fra loro da spirali per un’altezza di diversi metri. Le sue ceneri riposano alla base di una torre; il sito è di proprietà dei figli. | La vita di Umberto “Renato” Bonini, negli anni ‘60, è segnata da un esaurimento nervoso culminato in un ricovero psichiatrico. Racconterà di aver avuto una visione durante un coma: una struttura circolare, un vortice verticale allungato verso la luce, volti sconosciuti. Riconosce quella geografia fantastica in una collina dell’entroterra spezzino: dall’inizio degli anni ‘70 sino alla morte, vivrà in quello spazio, dedicandosi alla costruzione di un proprio universo. Nei 6.000 m2 di terreno, con sassi arrotondati di fiume, dà vita a un grande castello circolare, attorniato da scalinate, torri e sentieri. Sulle pareti pone una serie di volti in pietra, inventa fontane con forme genitali e sculture, realizza un giardino botanico. Con chilometri di tondino di ferro, intrecciato e dipinto, crea un recinto di pannelli artistici e, negli spazi intorno alla casa-castello, una galassia, con globi colorati circolari, uniti fra loro da spirali per un’altezza di diversi metri. Le sue ceneri riposano alla base di una torre; il sito è di proprietà dei figli. | ||
Riga 5: | Riga 5: | ||
== Galleria Fotografica == | == Galleria Fotografica == | ||
- | |||
- | |||
- | |||
[[File:GALASSIA 03.jpg|360px|right]] | [[File:GALASSIA 03.jpg|360px|right]] | ||
+ | [[File:GALASSIA FOTO.jpg|360px|left]] | ||
+ | [[File:GALASSIA 02.jpg|360px]] | ||
+ | |||
+ | |||
+ | |||
+ | |||
+ | [[Categoria:MUSEI]] | ||
+ | [[Categoria:VALDONICA]] |
Versione attuale delle 06:02, 30 set 2011
La proprietà dei Bonini si trova lungo la strada principale, in frazione Valdonica. Il sito, visitabile su appuntamento, è intatto.
La vita di Umberto “Renato” Bonini, negli anni ‘60, è segnata da un esaurimento nervoso culminato in un ricovero psichiatrico. Racconterà di aver avuto una visione durante un coma: una struttura circolare, un vortice verticale allungato verso la luce, volti sconosciuti. Riconosce quella geografia fantastica in una collina dell’entroterra spezzino: dall’inizio degli anni ‘70 sino alla morte, vivrà in quello spazio, dedicandosi alla costruzione di un proprio universo. Nei 6.000 m2 di terreno, con sassi arrotondati di fiume, dà vita a un grande castello circolare, attorniato da scalinate, torri e sentieri. Sulle pareti pone una serie di volti in pietra, inventa fontane con forme genitali e sculture, realizza un giardino botanico. Con chilometri di tondino di ferro, intrecciato e dipinto, crea un recinto di pannelli artistici e, negli spazi intorno alla casa-castello, una galassia, con globi colorati circolari, uniti fra loro da spirali per un’altezza di diversi metri. Le sue ceneri riposano alla base di una torre; il sito è di proprietà dei figli.