SANTUARIO NOSTRA SIGNORA DI SOVIORE
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Sul versante a mare della catena preappenninica delle Cinqueterre, a 466 m.s.m. è situato il Santuario mariano più antico della Liguria.
Qui si venera, da oltre milleduecento anni, un’immagine di Nostra Signora, famosa per i suoi miracoli e per l’assiduità e il numero dei pellegrini che lo frequentano.
L’immagine è una statua di legno in un unico blocco rappresentante la Santissima Vergine seduta con il Figlio morto tra le braccia.
Dal piazzale del santuario, sotto gli antichi monumentali lecci, lo sguardo spazia verso Monterosso, appena intravisto, e il promontorio del Mesco sul davanti. In alcune giornate particolarmente limpide, più frequenti nel tardo autunno e d’inverno, specialmente al mattino e alla sera, è dato di scorgere: a destra di chi guarda, il promontorio di Portofino e più al largo la costa e i monti che sovrastano Savona; attraverso la piana d’Albenga si scorge a volte la vetta solitaria del Monviso e le Alpi Marittime.
Quasi di fronte, come indicati da Punta Mesco, fanno capolino i monti della Corsica e le isole dell’Arcipelago Toscano.
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Un po' di storia
All’avvicinarsi delle orde barbariche di Rotari nel 629, gli abitanti della zona fuggirono verso il mare e, nella valletta sottostante l’attuale Santuario, in località “Fontanelle”, nascosero sotto terra un’immagine della Madonna. Dopo oltre un secolo, intorno al 740, un sacerdote di Monterosso che andava a caccia, passando all’alba in quel luogo, osservò una colomba bianca che, svolazzando presso una casupola semidiroccata, spariva. Incuriosito, l’indomani portò sul posto alcuni manovali che, scavando, trovarono una scultura lignea raffigurante la Madonna con in braccio il Figlio morto. Si fa risalire proprio a questo periodo la costruzione della prima chiesa, data che rende quello di Soviore, il più antico santuario mariano della Liguria. Con il tempo la devozione alla Madonna aumentò tanto che, all’inizio del XIV sec., un nuovo santuario venne costruito sopra alla chiesa dell’VIII secolo, con la partecipazione economica e lavorativa degli abitanti di Monterosso. A questo periodo si può far risalire la costruzione della prima parte del porticato adiacente il campanile e della struttura di ospitalità per i pellegrini che in quei tempi andavano, seguendo la “via Romea”, da Roma a Santiago de Compostela e viceversa. Nella seconda metà del XVIII secolo avvenne un primo importante restauro del Santuario. Una bella testimonianza è la stampa del cartografo Matteo Vinzoni che attesta la situazione in questo periodo. Dall’11 maggio 1974 la Madonna di Soviore è stata nominata Patrona della diocesi di La Spezia, Sarzana e Brugnato e il Santuario è diventato anche da un punto di vista religioso, oltre che storico, il più importante della diocesi. A partire dal secolo XVIII sono stati prolungati l’edificio e il piazzale.
Sono caratteristici nella parte posteriore i ponti in pietra che immettono nelle stanze del piano superiore. In occasione del Giubileo del 2000 è stata effettuata una completa ristrutturazione con lavori di ampliamento. I portici, chiusi agli inizi degli anni ’50, sono stati completamente riaperti e risistemati.
La chiesa
Nelle dimensioni attuali, risale al 1300. Il celebre cartografo Matteo Vinzoni ci fa sapere che poco dopo la metà del ‘700 era divisa a tre navate. In questo periodo fu coperta con la volta attuale; e si racconta che i mattoni, giunti a Monterosso via mare, furono fatti salire fino al Santuario passandoli di mano in mano. La volta, nel 1872, fu affrescata dal prete Mentasti con figure rappresentanti i momenti più significativi della storia del Santuario.
Nella chiesa si trovano anche alcune tele di scuola genovese, nonché un organo Agati del 1834, anch’esso appena restaurato ed utilizzato non solo per la liturgia, ma anche durante la stagione concertistica.
La statua
Essa risale indubbiamente al XIV secolo ed è di origine sveva. La cosa che più interessa sotto l’aspetto religioso è invece “come” è rappresentata la pietà. Essa non è pietà “addolorata” e “piangente”, rivolta al Cristo morto, secondo la tradizione mediterranea, ma serena e rivolta a chi la guarda, nel gesto di partecipazione alla gioia dell’imminente Resurrezione. Il Cristo, d’altra parte, raffigurato nelle dimensioni del figlio-bambino, ha il capo non reclinato nella morte, ma eretto anch’esso nell’attesa della Resurrezione. Ogni venticinque anni, in occasione degli anni giubilari, la statua viene portata a Monterosso per essere venerata dagli abitanti del paese ed è grande festa per tutti.
Ospitalità
Dopo la ristrutturazione del Giubileo, il complesso del Santuario è stato adibito a diverse attività, conformi peraltro alla sua storia di punto di sosta per i pellegrini, sosta che era sì di preghiera, ma anche di ristoro e riposo.
E’ stato allestito un punto vendita di oggetti ricordo e libri a carattere eminentemente religioso. All’interno di questo è stata creata la sala museale per la mostra permanente degli ex-voto.
Un ristorante con ottima cucina ligure di pesce e di carne è in grado di accogliere oltre 200 persone.
La Casa Religiosa per Ferie offre possibilità di alloggio a famiglie, gruppi e singoli in circa 50 camere per un totale di oltre 100 posti letto, con possibilità di pernottamento, mezza pensione e pensione completa.
Nella settimana centrale di agosto, quella della festa dell’Assunta, viene organizzata una fiera, con bancarelle e giochi per i bimbi. Durante l’estate vengono organizzati incontri di tipo più spirituale per gli ospiti adulti e giochi per i ragazzi.
Fanno parte della tradizione, ormai, anche la Sagra Musicale Soviorese, e il Festival Internazionale del Parco Nazionale delle 5 Terre, che portano a Soviore, in chiesa o sul sagrato, concerti e spettacoli culturali di vario genere.