MOSAICO DEL PALAZZO DELLE POSTE
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Numerose sono le facciate ed i palzzi costruiti in stile futurista nel fervore di quegli anni. | Numerose sono le facciate ed i palzzi costruiti in stile futurista nel fervore di quegli anni. | ||
- | Architettura, e non solo:ne è un esempio il concorso letterario ''Premio del Golfo'' voluto nel 1933 dai principali Futuristi del tempo vide imporsi il loro principale esponente, Filippo Tommaso Marinetti,con un componimento intitolato : ''l'aeropoema del Golfo della Spezia''. | + | Architettura, e non solo:ne è un esempio il concorso letterario ''Premio del Golfo'' voluto nel 1933 dai principali Futuristi del tempo che vide imporsi proprio il loro principale esponente, Filippo Tommaso Marinetti,con un componimento intitolato : ''l'aeropoema del Golfo della Spezia''. |
- | Sicuramente al Futurismo, in particolare nei decenni del Dopoguerra | + | Sicuramente al mantenimento ed alla conservazione del valore culturale del Futurismo ed al suo studio, alla sua stessa esposizione-ed ovviamente ciò avvenne in particolare nei decenni del Dopoguerra- non fece bene la stretta vicinanza al Fascismo,e la militanza attiva del ''leader'' Marinetti anche a Salò: oggi che il tempo- e la critica- ha recuperato soprattutto la componente artistica del movimento futurista, non sarebbe male rendere visitabile i mosaici che ufficialmente non sono facilmente osservabili, e la gran parte degli spezzini non li ha mai visti: pare che a breve (estate 2011) sarà organizzata una apertura settimanale al pubblico. |
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Versione attuale delle 06:36, 8 ago 2011
Una grande opera murale in mosaico ceramico ligure decora l'interno della Torre del Palazzo delle Poste che vennero inaugurate nel 1933 dall'allora Ministro delle Comunicazioni, Costanzo Ciano in Piazza Verdi sita nel centro storico La spezia.
Il mosaico sul tema "Le comunicazioni" (terrestri, aeree e marittime), è un interessante esempio di quella plastica murale futurista d cui Fillia, Pippo Oriani e Mino Rosso, per motivare la loro partecipazione alla Prima Mostra di Plastica Murale tenutasi a Genova nel 1934, scrissero sulla rivista "Stile Futurista": La plastica murale è secondo noi, che siamo tra gli ideatori e organizzatori della Mostra, il superamento della decorazione murale con le tecniche sino ad ora conosciute e la liberazione dai concetti tradizionali.
Il mosaico è la perfetta esemplificazione di questo assunto e rientra dunque in quella reprise futurista delle grandi opere murarie, rivisitata attraverso tecniche innovatrici e volta a raggiungere un più immediato impatto con la sensibilità popolare. Effetto che, all'epoca, non sembrò raggiunto nella piccola Spezia, rimanendo gli spezzini piuttosto sconcertati dalla modernità e dal suo anticonformismo estetico.
Realizzatore dell'opera, notissima agli studiosi di livello internazionale del movimento futurista e meta di visitatori soprattutto stranieri - gli spezzini passano sempre molto distratti lungo queste scale e alcuni ne ignorano addirittura l'esistenza e l'importanza - fu Enrico Prampolini in collaborazione con Fillia, pseudonimo del piemontese Luigi Colombo.
La grande opera musiva del Palazzo delle Poste (architetto fu il futurista Mazzoni) segna dunque mirabilmente quella stagione futurista piuttosto intensa e di grande importanza culturale e a livello nazionale ed europeo, vissuta dalla Spezia negli anni Trenta.
Intorno e all'interno della nostra città il Futurismo trovò moltissimi spunti e ispirazioni e visse attività entrate nella Storia del movimento artistico e della città. Numerose sono le facciate ed i palzzi costruiti in stile futurista nel fervore di quegli anni. Architettura, e non solo:ne è un esempio il concorso letterario Premio del Golfo voluto nel 1933 dai principali Futuristi del tempo che vide imporsi proprio il loro principale esponente, Filippo Tommaso Marinetti,con un componimento intitolato : l'aeropoema del Golfo della Spezia.
Sicuramente al mantenimento ed alla conservazione del valore culturale del Futurismo ed al suo studio, alla sua stessa esposizione-ed ovviamente ciò avvenne in particolare nei decenni del Dopoguerra- non fece bene la stretta vicinanza al Fascismo,e la militanza attiva del leader Marinetti anche a Salò: oggi che il tempo- e la critica- ha recuperato soprattutto la componente artistica del movimento futurista, non sarebbe male rendere visitabile i mosaici che ufficialmente non sono facilmente osservabili, e la gran parte degli spezzini non li ha mai visti: pare che a breve (estate 2011) sarà organizzata una apertura settimanale al pubblico.
Fonte: Cara Spezia (volume I) -