PIAZZA GIUSEPPE GARIBALDI
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- | '''Piazza Garibaldi''', formata dall'incrocio di Via del Prione, Via Fiume, Via Lazzaro Spallanzani, Via Garibaldi e Via Torino, è dedicata all'eroe italiano, che sostò più volte alla Spezia. La sua struttura è irregolare, per l'incontro dell'antico tracciato della via diretta | + | '''Piazza Garibaldi''', formata dall'incrocio di [[VIA DEL PRIONE|Via del Prione]], [[VIA FIUME|Via Fiume]], [[VIA LAZZARO SPALLANZAINI|Via Lazzaro Spallanzani]], [[VIA GIUSEPPE GARIBALDI|Via Garibaldi]] e [[VIA TORINO|Via Torino]], è dedicata all'eroe italiano, che sostò più volte alla [[:Categoris:LA SPEZIA|Spezia]]. La sua struttura è irregolare, per l'incontro dell'antico tracciato della via diretta a Genova, prolungamento di [[VIA DEL PRIONE|Via del Prione]], con la “via militare” ([[VIA GIUSEPPE GARIBALDI|Via Garibaldi]]) che divideva a metà la città e che deteneva il compito preminente di collegare la [[STAZIONE FERROVIARIA|stazione ferroviaria]] coll'[[ARSENALE MARINA MILITARE|arsenale militare]]. La necessità dunque di accordare un tracciato preesistente al nuovo impianto della città ha portato ad un'irregolarità di pianta; zone pedonali e sensi unici sono stati inseriti nell' urbanistica della città per correggerla, almeno sugli effetti del traffico. Il 6 gennaio del 1958 vi è stata aperta l'agenzia B della [[CASSA DI RISPARMIO DELLA SPEZIA|Cassa di Risparmio della Spezia]], mentre precedentemente vi era situato un ufficio postale. Recentemente la '''piazza''' è stata resa area pedonale con l'inserimento di una fontana realizzata dallo scultore Viliano Tarabella di Pietrasanta, su progetto degli architetti Antonio Leone e Cesarina Zanetti. Essa apre la strada alla fantasia del cittadino e vuole essere il centro propulsore della nuova piazza che al suo interno contiene molti esempi di palazzi liberty, che sono stati da poco restaurati. La fontana ha una base circolare, con la presenza di una balaustra liscia sulla quale ci si può sedere; il fondo della vasca è chiaro per esaltare la limpidezza dell'acqua. Comprende inoltre un corpo centrale cavo, formato da due elementi laterali, raffiguranti due vele che convergono verso l'alto, dove vi è il getto d'acqua. Realizzata in marmo di Carrara, di un bianco lucente, si accorda pienamente a quello dominante dell'acqua. La luce diffusa sulle vele da faretti posti all'interno della circonferenza conferisce a tutta la composizione architettonica un'atmosfera calma e silenziosa, con ricercato equilibrio tra toni caldi e freddi, rotta solo dallo zampillo al centro degli elementi scultorei. Le superfici dell'anello della grande vasca e le grandi vele invitano ad un rapporto più stretto con la fontana, che diventa un luogo di sosta, di seduta e di interazione. Rappresenta simbolicamente il mare e si ricongiunge idealmente alle altre due fontane importanti di [[PIAZZA BRIN|Piazza Brin]] e [[PIAZZA EUROPA|Piazza Europa]], per evidenziare la radice marina della città e sottolineare nell'acqua generatrice, che sgorga dalla base, nella forma ancestrale del cerchio, tutto ciò che scorre e fluisce in direzione nord: la strada maestra. La scelta progettuale, dettata dalla geometria delle forme e delle figure, e la struttura compositiva impostata su un rigoroso impianto geometrico, rendono la composizione calma, stabile e composta, creando un nuovo ordine che corregga la configurazione spaziale frenetica e disordinata dell'impianto. |
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Versione delle 22:21, 21 gen 2012
Piazza Garibaldi, formata dall'incrocio di Via del Prione, Via Fiume, Via Lazzaro Spallanzani, Via Garibaldi e Via Torino, è dedicata all'eroe italiano, che sostò più volte alla Spezia. La sua struttura è irregolare, per l'incontro dell'antico tracciato della via diretta a Genova, prolungamento di Via del Prione, con la “via militare” (Via Garibaldi) che divideva a metà la città e che deteneva il compito preminente di collegare la stazione ferroviaria coll'arsenale militare. La necessità dunque di accordare un tracciato preesistente al nuovo impianto della città ha portato ad un'irregolarità di pianta; zone pedonali e sensi unici sono stati inseriti nell' urbanistica della città per correggerla, almeno sugli effetti del traffico. Il 6 gennaio del 1958 vi è stata aperta l'agenzia B della Cassa di Risparmio della Spezia, mentre precedentemente vi era situato un ufficio postale. Recentemente la piazza è stata resa area pedonale con l'inserimento di una fontana realizzata dallo scultore Viliano Tarabella di Pietrasanta, su progetto degli architetti Antonio Leone e Cesarina Zanetti. Essa apre la strada alla fantasia del cittadino e vuole essere il centro propulsore della nuova piazza che al suo interno contiene molti esempi di palazzi liberty, che sono stati da poco restaurati. La fontana ha una base circolare, con la presenza di una balaustra liscia sulla quale ci si può sedere; il fondo della vasca è chiaro per esaltare la limpidezza dell'acqua. Comprende inoltre un corpo centrale cavo, formato da due elementi laterali, raffiguranti due vele che convergono verso l'alto, dove vi è il getto d'acqua. Realizzata in marmo di Carrara, di un bianco lucente, si accorda pienamente a quello dominante dell'acqua. La luce diffusa sulle vele da faretti posti all'interno della circonferenza conferisce a tutta la composizione architettonica un'atmosfera calma e silenziosa, con ricercato equilibrio tra toni caldi e freddi, rotta solo dallo zampillo al centro degli elementi scultorei. Le superfici dell'anello della grande vasca e le grandi vele invitano ad un rapporto più stretto con la fontana, che diventa un luogo di sosta, di seduta e di interazione. Rappresenta simbolicamente il mare e si ricongiunge idealmente alle altre due fontane importanti di Piazza Brin e Piazza Europa, per evidenziare la radice marina della città e sottolineare nell'acqua generatrice, che sgorga dalla base, nella forma ancestrale del cerchio, tutto ciò che scorre e fluisce in direzione nord: la strada maestra. La scelta progettuale, dettata dalla geometria delle forme e delle figure, e la struttura compositiva impostata su un rigoroso impianto geometrico, rendono la composizione calma, stabile e composta, creando un nuovo ordine che corregga la configurazione spaziale frenetica e disordinata dell'impianto.